“Quando riposa il lungo treno si riuniscono gli amici…questo treno, don Pablo, si è fermato già da troppo tempo, eppure il presagio della poesia si è compiuto ugualmente.”
– LUIS SEPULVEDA
Mi trovo in un bellissimo risto-bar di Pistoia, nel mio giorno di ferie, a scrivere alcune riflessioni su pensieri che non avevo ancora trovato il tempo per buttare giù su un pezzo di carta, o su una tastiera di computer… ma oggi ho la fortuna di scrivere queste righe alla vecchia maniera. Beh, non con inchiostro, calamaio e una penna di uccello. Le scrivo con carta e penna, rigorosamente a inchiostro liquido, per scivolare meglio sulla carta, seguendo il flusso dei miei pensieri… e con la mano che si affaticherà un po’ prima della fine, per la mancanza di abitudine a scrivere a mano. Quando tornerò a casa, trasferirò tutto su computer… ma ora sono qui.
La musica di sottofondo è quella giusta, un the caldo che fuma sul tavolino, e le pareti colorate di viola e grigio del locale, sono l’ambiente ideale per me. Tutto questo mi riconnette con la mia anima di “siempreclara que escribe”, perché non è proprio la stessa cosa scrivere di fronte al terminale, pestando veloce sui tasti e farlo con una divertita indulgenza nei confronti della mia mano, che fa del suo meglio per seguire il flusso dei miei pensieri … Ok, è il momento di cominciare.
Ieri, 28 febbraio 2010, a Pontedera in provincia di Pisa, grazie all’aiuto di una cara amica, Alessandra Pollina, ho tenuto un’altra edizione del corso “Appuntamento con la Passione” e come sempre, ho avuto l’opportunità di imparare molte cose nuove dai partecipanti, ricevendo intuizione su come migliorare ancora il corso: il primo ufficialmente senza che Alex, il mio compagno e collega, fosse presente in sala, perché stava tenendo un corso a Rovigo.
Mi è piaciuto. Mi è piaciuto perché sento che sta iniziando una nuova fase della nostra vita a due. Una fase che ci vedrà lavorare sempre più per conto nostro, eppure per qualche strano paradosso che non mi spiegherò mai, più uniti. Eh, già. Solo quando nutriamo la nostra individualità, riusciamo a vivere una relazione eccitante. È come se prima dovessi esplodere da sola, e poi, solo allora, divento desiderosa, non bisognosa della mia relazione con Alex.
Qualche settimana fa, è terminata l’opera titanica che ha avuto la sua attuazione con il corso “Deep Trance State Mastery” con Harry Nichols e Kathy Welter. Se è vero, come dice Kathy, che l’anima va alla ricerca di BIG TROUBLE, per mobilitare tutte le nostre risorse, penso che questo corso per me, fosse proprio questo: un grosso problema da risolvere sotto molti aspetti… l’organizzazione, la traduzione, le emozioni che sono entrate in gioco della mia vita personale… di certo non mi sento più la stessa di quando sono partita.
Alle ore 9.13 del 3 febbraio 2010, abbiamo inforcato la strada verso Orvieto a bordo della nostra fedelissima automobile “libera e selvaggia”. Dopo aver attraversato gli Appennini coperti di neve (che spettacolo!) e aver scaricato le valigie e l’attrezzatura alla Locanda della Quercia Calante, abbiamo iniziato a creare l’atmosfera adatta perché il corso potesse essere l’esperienza più bella per tutti. Un giro a Orvieto, una profonda dormita, e poi pronti il giorno dopo a partire alla volta di Roma, per il tanto atteso rendez-vous con i due maestri: Harry e Kathy.
Durante la conferenza organizzata da Danilo Carboni a Roma, per PNLinPRATICA, in una libreria-ristorante indiana molto carina, ecco il primo segnale… il primo di una serie … nella sala era presente una statua di un dio indiano, il dio dalla testa di elefante, colui che distrugge gli ostacoli lungo il cammino materiale e spirituale.
A nessuno veniva in mente il nome del dio, finché alla fine della serata, così dal nulla salta fuori “GANESH” … già proprio lui, il Dio Ganesh. Ci guardiamo tutti negli occhi, e pensiamo che sia un segnale di buon auspicio. Che questo corso “SA ‘DA FARE”, che è il momento. E dopo chiacchiere preziose il giorno dopo al bar con Harry e Kathy, ascoltando, capendo, organizzando al meglio, scherzando e iniziando a conoscerci, l’avventura ha inizio.
Ecco, ci siamo. È arrivato il tanto atteso primo giorno di corso, 6 febbraio 2010. I partecipanti, 24. Obiettivo raggiunto! (anche se purtroppo uno non potrà venire all’ultimo)Ora siamo finalmente tutti qui. E l’unica cosa che mi viene per la testa, è l’immagine dell’ultimo giorno di corso. Vedo le persone felici, vedo abbracci, sento il suono delle risate e mi arriva al cuore l’emozione indescrivibile che ho sempre provato dopo avventure che andavano oltre le mie attese.
Un brivido mi corre giù lungo la spina dorsale… non so ancora come, ma so che sarà così: AMO questa VITA.
Il gruppo di persone, non saprei come altro descriverlo se non con le parole “quello GIUSTO!”. Certo, so che arrivano sempre le persone giuste al momento giusto… ma è come se queste persone, in qualche modo, fossero “giuste” in modo speciale. Ci sono vecchi amici, ci sono quelli “storici” che sono in questo campo da moltissimi anni ormai, e ci sono anche volti nuovi!
Da subito emerge chiara la diversità di ciascuno, appure un filo comune che ci lega. La voglia di lasciare andare il superfluo, di andare giù, più a fondo dentro di noi, per recuperare tesori dimenticati, e allo stesso tempo, rimanendo con i piedi ben radicati a terra, andando sempre più giù fino al centro. Al centro di una terra alla quale apparteniamo, che ci sostiene e ci rende più forti.
Capiamo che ciascuno di noi, è arrivato qua da diverse vie, scegliendo di volta in volta tra bivi e rettilinei così unici e particolari… eppure in qualche modo, sarà per Harry e Kathy, sarà per il luogo particolare che abbiamo scelto grazie a Carlo Pettinelli… sarà per l’atmosfera surreale che ci circonda, ci sentiamo connessi l’uno all’altro. È come se un sottile filo ci unisse tutti e ci facesse percepire, che nonostante le nostre apparenti differenze, l’obiettivo è comune… in qualche modo la ricerca di risposte che valgano la pena di essere scovate, la voglia di scoprire qualcosa di più, di come direbbe Gabriel Guerrero “profundizar el aprendizaje”, questo desiderio di andare a fondo nell’apprendimento, ci lega tutti. Ed è bello.
Ci sente in qualche modo a casa. E a mano a mano che il lavoro fra i portali prosegue, c’è qualcosa di ignoto, eppure così familiare a cui iniziamo a riconnetterci.
Il dio Ganesh, mette e toglie gli ostacoli secondo la “lezione di vita” che ognuno di noi è importante che apprenda.
Ho sempre sentito dire che in PNL, non esiste fallimento ma solo feedback. Bella frase indubbiamente. Ho anche imparato che le persone, apprendono più dalle azioni che dalle parole… più dalla congruenza di chi fa ciò che predica e dice quello che fa, che da qualunque altra cosa. Il terzo giorno, ascolto nuovamente la famosa frase, ma stavolta pronunciata da Harry… ed ecco che poche ore dopo si presenta l’occasione di metterla in pratica per noi organizzatori e per i trainer.
È allora, che rimando sbalordita dalla reale e tangibile capacità di Harry di non prendere nulla personalmente, e di ritarare e ricalibrare quello che fa, in funzione del feedback. Come l’acqua, che scava la roccia, o la aggira e torna a fluire… in quel momento penso, di trovarmi di fronte a qualcuno che non solo merita il mio più profondo rispetto, ma che ho la fortuna di poter imparare dalla sua essenza, oltre che dalle sue parole. Ed è un dono inestimabile.
Man mano che i giorni passano, sembra che tutti noi, partecipanti inclusi stiamo facendo passi in avanti e che l’apprendimento dall’essenza di Kathy e Harry come persone, non stia contagiando solo me, ma tutti, seppure in modi e quantità diverse.
Il nostro Jolly, il nostro “FOOL” shakespeariano, intrattiene le nostre serate e ci mostra l’altro lato del lavoro che stiamo facendo… se di giorno lavoriamo in profondità all’interno di noi, la sera Carlo Lesma ci mostra come tornare con ironia e spensieratezza nel mondo… come riemergere ricordandoci che non c’è profondità senza RISATA… che non c’è ordine che possa esistere senza il suo gemello CHAOS… che non esiste serietà senza leggerezza. È il nostro MASTER JOKER… e come nelle migliori tradizioni del racconto scritto, è un personaggio fondamentale perché ci sia una completa totalità in quello che stiamo facendo… dopotutto, cos’è la vita senza il JOKER nel mazzo?
Dalla seconda serata in poi sembra che la voglia di scambiare esperienze e conoscenze, diventi incontenibile. E su iniziativa stessa dei partecipanti, le serate si animano d’insegnanti di ballo, trattamenti Shiatsu e Reiki, massaggi con gli oli essenziali, sessioni di respirazione, giochi e interventi di PNL… per un attimo sembra quasi si sia ricreata l’atmosfera un po’ magica, un po’ complice delle gite che si organizzavano alla scuola superiore… però più intensa, più profonda, più speciale.
Ogni sera, Manuel Manfrin e Maurizio Ciorea, hanno la fila di persone che vogliono farsi fare i trattamenti da loro… che vogliono provare le loro “mani sante” o meglio, le loro “pressioni sante”… Manuel è uno dei vecchi amici e insieme a Maurizio, portano avanti qui al corso, il nome della scuola professionale di Shiatsu metodo Nimà… nel gruppo la sera, si può proprio dire che siano i più ricercati e acclamati. Carla Xella, regala il suo libro e i suoi massaggi… che gruppo incredibile! Anche Kathy prova i trattamenti di Manuel, e ne rimane estasiata!
I giorni proseguono… e ogni mattina, dopo la meditazione facoltativa, passiamo attraverso le FOUNDATION, il processo in 7 passi organizzato da Harry e Kathy, come preparazione per accedere agli stati di consapevolezza profonda. Durante il corso ci tuffiamo nei portali creati dai trainer: sono nove, creati con scopi e intenti diversi. Arrivati al quarto portale, quello “dell’AMORE COME PUNTO DI SCELTA”, la sera a cena Harry esclama “GLI ITALIANI HANNO TROVATO IL LORO CUORE”… ed è così: a cena c’è calore, un calore fatto di risate, abbracci, sguardi, che fanno venire la pelle d’oca. Si respira spontaneità e calore umano… meraviglioso.
Nonostante Alex ed io, abbiamo organizzato insieme questo corso, quasi non ci vediamo in questi giorni, e la sera mentre rientriamo in camera, esausti e felici dalla giornata, riusciamo solo a scambiarci la buonanotte prima di spegnere la luce e addormentarci. Ma va bene così.
I giorni passano. Il suono del tamburo ci accompagna prima di ogni nuovo portale. È arrivato il sesto e penultimo giorno di corso, ed è il momento in cui sembra di essere qui da un tempo immemore. Luis Sepulveda diceva “quando riposa il lungo treno si riuniscono gli amici…questo treno, si è fermato già da troppo tempo, eppure il presagio della poesia si è compiuto ugualmente.” Aveva ragione.
Si perché non solo sentiamo di essere qui da molto tempo, ma sembra che ci conosciamo da sempre, nonostante alcuni si siano visti per la prima volta pochi giorni fa. Sembra davvero, che il presagio della poesia, non abbia potuto far altro che compiersi per noi.
Il sesto giorno trascorre in modo molto intenso per tutti e arriviamo alla penultima trance… le luci della sala a vetri su cui abbiamo costruito questa avventura, mattone per mattone, si spengono.
Tutto intorno a noi, le candele risplendono della loro luce fioca, eppure così intima. Non vola una mosca… solo il suono profondo, rassicurante e vibrante della voce di Harry… sovrapposto alla dolcezza che trasmettono le corde vocali di Kathy. Alex ed io che traduciamo in italiano: e come è capitato spesso in questo giorni, sentiamo la sintonia fra noi quattro e con il gruppo pervadere ogni atomo.
Giù… e ancora più giù…deeper inside… alla scoperta di un altro tesoro dentro di noi…
Poi, silenzio…
Quel silenzio di 27 persone che respirano insieme e niente più. Un silenzio che riempie l’anima, che svuota dalle preoccupazioni, dalle paure, dai “ma, però…non lo so…” perché…UNA VOLTA CHE SAI, NON PUOI NON SAPERE… Attraverso i portali, oltre le stelle.
Ultima sera di corso. Sappiamo che non è ancora finito, ma in qualche modo c’è un clima di festa e di gioco. Si ride, si scherza, ci si scambiano indirizzi, numeri di telefono, inviti in ogni parte di Italia…
Come ogni avventura il culmine si raggiunge qualche momento prima del traguardo… e questa sera per noi è il culmine. Domani nevicherà… e prima di tornare a casa, la neve si scioglierà, per permetterci di fare ritorno nelle nostre città, sani e salvi. Ma stasera siamo ancora qui.
Stasera la nostra energia è colma… è arricchita da questa nuova avventura, e sebbene ciascuno di noi sia consapevole che domani ci saluteremo, e che tutto quello che stiamo vivendo diventerà il passato… passato da cui ancora una volta attingeremo per creare il nostro futuro… questa sera, come diceva Venditti “è ancora nostra”… questa sera è per noi… qui…ORA…
Domani scorreranno i titoli di coda su questa prima edizione in Italia del corso “Deep Trance State Mastery”… ma stasera è ancora nostra…
Domani abbracceremo Harry e Kathy con le lacrime e l’emozione che ci attraversano la pelle… domani Silvana Nocioni, si commuoverà quando Harry le chiederà di tradurre il suo ringraziamento per Alex e me… ma stanotte siamo ancora qui.
E allora, mentre siamo ancora qui… buona fortuna a tutti noi. E per il futuro che verrà, ora sappiamo che possiamo lasciare andare la paura, e tuffarci a scoprire nuovi tesori dentro di noi, da portare nel mondo.
E mentre siamo ancora qui… arrivederci a tutti voi che avete partecipato a questa edizione del 2010, senza di voi, niente sarebbe stato fatto, quindi a voi il mio più sentito grazie.
E mentre siamo ancora qui… arrivederci Kathy… arrivederci Harry. Grazie per quello che ci avete insegnato, grazie per la vostra maestria, grazie per la vostra essenza.
Vi aspettiamo di nuovo qui… marzo 2011… CON NUOVE AVVENTURE e un NUOVO EQUIPAGGIO PRONTO A SALPARE… through the gateways, beyond the stars…
Perché ora sappiamo, e non possiamo smettere di sapere…
Grazie… di cuore.
Siempreclara… Chiara Grandin2010
Un saluto dal Joker ,grazie di avermi reso partecipe in questa tua spettacolare storia,fatta di ricordi bellissimi e sensazioni che ogni giorno accendo per ritornare nella pace e nella tranquillità che ho vissuto ogni giorno insieme a voi,grazie di cuore dal Joker re del mambo
MERAVIGLIOSO CARISSIMA!!
GRAZIE DI CUORE!
aRRIVA IN UN MOMENTO IN CUI MI SERVE MOLTO RIACCEDERE A QUEL GRANDE SERBATOIO DI ENERGIA CHE ABBIAMO CREATO TUTTI INSIEME.
UN ABBRACCIONE CARA,
A PRESTO!!