Una delle frasi che sento più spesso dire in chi vuole una relazione o ne sta vivendo una è: “spero di trovare la persona giusta per me” oppure “che ne pensi? Non credi che io abbia trovato la persona giusta?”. Interessante che in rilievo in queste domande ci sia l’altro e non ci siamo noi.
Certo, è fondamentale sapere cosa si vuole, fare una lista della relazione che si vuole vivere e via dicendo. E per l’ultimo anno di vita che ho vissuto nella mia relazione, ho trovato che c’è una questione molto interessante che fino ad oggi, non avevo preso in considerazione. TU SEI LA PERSONA GIUSTA?
Si parla molto di cosa vogliamo e non vogliamo vivere in una relazione, di che tipo di persona vogliamo accanto, ma poco del tipo di donne e uomini che noi vogliamo essere nel vivere questa relazione quando le cose filano che è una meraviglia e quando … beh, quando il gioco si fa duro. Perché diciamocelo. Se vivi una relazione il gioco a volte si fa duro. E non è comune che ci insegnino cosa fare quando la persona che ami si ammala, sta soffrendo, vive un periodo di profonda crisi con se stessa, viene licenziata, ha un tracollo finanziario o è insopportabile perché è stressata e ha problemi al lavoro. Ecco stasera voglio condividere con te questo pensiero. Qualsiasi relazione tu stia vivendo, o qualsiasi relazione tu voglia vivere (anche se ancora non cè) chiediti: io sono quella giusta per questa relazione? Se la risposta è si fantastico… vai avanti così!
Se la risposta è no, mi permetto di darti qualche suggerimento:
Sii felice nonostante tutto. Io non sono sposata … non legalmente. C’è una frase che mi ha fatto molto pensare da quando lavoro con uomini e donne per aiutarle a migliorare la loro vita sentimentale ed è “nella buona e nella cattiva sorte”. Stare vicino alla persona che ami quando soffre è una delle sfide che più mette alla prova l’essere umano. Nonostante in quei momenti venga da chiedersi “ma che senso ha tutto questo?” potete comunque essere grati e coltivare la vostra felicità. Non è un atto di egoismo, o menefreghismo, è la capacità di rendersi conto che la felicità è sempre alla vostra portata, se solo ricordate di spostare l’attenzione alle cose belle che continuano ad esserci, che vi fanno stare bene e vi rendono grati di essere vivi. È una questione di scegliere da che prospettiva guardare la realtà. Sono certa che se foste voi a passare un brutto momento, vorreste attorno persone fiduciose che vi riprenderete: persone che si danno il permesso di essere grate e felici, senza far cadere su di voi, la responsabilità del loro star bene.
Evita di scaricare le tue frustrazioni nel tuo partner. Se stai con qualcuno e ti rendi conto di essere diventata una donna, o un uomo che non ti piace, evita di usare il tuo partner come capro espiatorio e riprenditi la responsabilità al 100% della tua vita. Non serve nemmeno che bastoni te stesso per aver sbagliato. Semplicemente ricordati che tipo di donna o uomo vuoi essere e fai subito qualcosa in proposito.
Liberati della dolorosa pretesa che “l’altro mi renderà felice”. Tanto per restare in argomento, sappi che se entri in una relazione sperando che l’altra persona ti renda felice, perdi in partenza. Come ho già detto la responsabilità della tua felicità dipende da te, non dal tuo partner. La relazione più che un luogo dove rifugiarsi sperando di trovare pace, amore, sicurezza e punti fermi, per quello che vedo, è quanto di più distante ci sia dalla realtà. Cioè è vero che in una relazione puoi trovare tutte queste cose ma devi essere ben consapevole che vivere una relazione ti metterà anche di fronte alle tue paure più profonde: la paura di essere abbandonati, di non essere amati, di non essere abbastanza, di fallire. MA NE VALE LA PENA! Perché se sei disposto a mettere in gioco tutto di te in una relazione, diventerai davvero la persona che hai sempre sperato di essere! E scoprirai di essere molto più forte di quello che avresti mai pensato.
Coltiva i tuoi spazi come individuo. Quello che vedo sempre di più in giro è una sorta di “compressione” della propria libertà di espressione e azione. Insomma la gente troppo spesso crede che per stare con un’altra persona debba sacrificare la propria libertà di pensiero, il proprio tempo, a volte le proprie passioni. Non è così. Nessuno ve lo chiede. Certo, a volte sceglierete di dedicare tempo alla coppia, piuttosto che a voi come individui, ma è sano, meraviglioso e uno dei modi per creare relazioni veramente stupende, avere il coraggio di continuare a coltivare i nostri spazi come individui e supportare la persona che amiamo a fare lo stesso.
Ci sono molte altre cose che ho da dire su questi argomenti e avremo modo di continuare a parlarne! Nel frattempo… restate sintonizzati con me!
A presto.
La vostra coach,
Chiara… Siempreclara
Grazie Chiara,
è molto bello ed importante quel che scrivi…. Io, come sai, sto vivendo una meravigliosa storia d’amore, ma nell’ultima settimana mi sento nervosa e spesso mi arrabbio per delle sciocchezze con Paolo.
Proprio oggi pensavo: ma io mi sto comportando come la persona che vorrei essere?!? e la risposta è stata NO!
Ed ecco qui ora che leggo la mia amica Chiara che me ne da la conferma!
E allora meglio che mi metto subito all’opera!
Un abbraccio forte,
Sonia
BRAVA SONIA! Sono sicura che aggiusterai in breve la rotta!!!
e brava Chiara! avevo la sensazione o forse la presunzione che la nostra intelleginza e sensibilità sarebbero bastate a reagire a quanto di bello e brutto ci succede, anche nella vita di coppia! e invece arrivi tu e mi fai mettere in discussione e scopro quanto sia difficile mettersi VERAMENTE in gioco.
Grazie mille
Cara Chiara,
condivido i tuoi consigli! I problemi di coppia nascono dal fatto che non appena ci si sposa cambia l’atteggiamento mentale dei due partner o almeno di uno. Infatti, mentre durante il fidanzamento si guarda soltanto ai pregi del proprio partner, durante il matrimonio, a mano a mano che si affievolisce l’attrazione erotica, si guarda soprattutto o soltanto ai suoi difetti, e così nascono le liti.
Di conseguenza per restare uniti ciascun elemento della coppia dovrebbe concentrarsi sui pregi del partner anziché sui difetti perchè bisogna dare per scontato fin dall’inizio che ogni persona ha sempre sia pregi che difetti!
un acro saluto
pasqualefoglia
@Befana1: Non c’è di che!
@Pasquale: Caro Pasquale credo che il tuo commento mi abbia dato spunto per il successivo articolo, ovvero, quello di quando si cambia “strada facendo”. Mi piace molto leggere i vostri commenti… anche perchè parlate delle vostre considerazioni e delle vostre vite, e non di teorie… Grazie ancora!
Grazie Chiara, è molto bello quello che hai scritto. Condivido tutto.
Buona domenica
Ma la persona giusta è quella con la quale emerge il meglio di noi stessi… spontaneamente?
@francesca: Ciao Francesca. Non emerge solo il meglio di noi stessi, emergono anche le nostre paure. Perchè quando vivi a stretto contatto con la persona che ami, emergono sia le tue “luci” che le tue “ombre”. Ci sono delle cose che crescono in maniera spontanea, e come tutte le cose che continuano a funzionare, la relazione è un processo in divenire, non è statica. Cambia di giorno in giorno perchè noi cresciamo. Tirare fuori il meglio di noi stessi è una scelta, che a poco a che fare con la relazione: ha piuttosto a che fare con il tipo di scelte che facciamo come donne e uomini… come individui insomma! A presto!
Cara Chiara,
Sono capitata per caso su questo sito e ho trovato interessanti molti dei tuoi articoli. Vorrei esprimere un opinione sull’argomento “persona giusta”. Onestamente non credo che si possano circoscrivere i sentimenti con scelte e regole, questo perchè, a mio parere, l’amore è e sarà sempre un qualcosa di assolutamente spontaneo che tu non puoi controllare in nessun modo. Non mi sono mai neanche posta il problema di come sarebbe dovuto essere il mio uomo ideale perchè è chiaro che ognuno di noi cerca chi lo fa stare bene, cerca la sicurezza e la tranquillità. Ciononostante, a volte, avere accanto un marito o una moglie perfetti non ti impedisce di tradire. Quindi la persona ideale non è quella esente da difetti ma quella che anche dopo tanti anni riesce a darti emozione, anche un emozione negativa come la rabbia o la gelosia. Ecco perchè dubito di quelle coppie che non hanno mai avuto scontri o anche semplici litigi, non è normale; anche i genitori e i figli litigano o i fratelli e anche gli amici.
Un caro saluto
@Sara: ciao Sara, benvenuta. Allora, ognuno di noi ha regole ben precise in ogni area della sua vita. Alcuni le sanno, altri no. Nel tuo caso per esempio ne hai scritta una “perchè è chiaro che ognuno di noi cerca la sicurezza e la tranquillità”. Lavorando con tante persone di ogni età ti posso garantire, che non tutti nelle relazioni cercano sicurezza e tranquillità. Per quello che riguarda me, per esempio sicurezza e tranquillità sono poco importanti in una relazione: mentre libertà e avventura sono fondamentali. Poi mi sento di sfatare un altro mito: “l’amore è spontaneo”. Lo è, e allo stesso tempo a volte anche in una relazione meravigliosa, ci possono essere dei momenti di fatica e resistenza, completamente opposti alla spontaneità. Come tu stessa scrivi, accade anche con i genitori, i fratelli e gli amici stretti: l’amore spesso si impara e cresce nel tempo, come l’amicizia. Grazie per aver commentato, è stato un vero piacere. Un abbraccio
Ciao Chiara, condivido tutto ciò che hai scritto. Sto continuando a frequentare Massimo, un ragazzo moooltooo più giovane di me, con cui sto benissimo, è maturo per la sua età e siamo innamoratissimi. Nella mia vita ne ho passate di ogni… e lui mi sembra un piccolo miracolo!!! Vivo intensamente questo regalo del destino, ogni giorno,ogni ora insieme, ogni sms.. senza dare niente per scontato. E’ pura felicità. Senza fare troppi progetti per il futuro, però.. Ciao, Federica