Il luogo è Gravellona Toce in provincia di Verbania. La libreria “EVOLVO LIBRI” della vulcanica proprietaria Graziella. Il motivo della mia presenza lì, fare la seconda presentazione del libro “3 SETTIMANE CON IL GENIO”. Presenti con me, Alessandro Saramin e Agnese Mautone che per l’occasione sono diventati i miei due valletti tutto fare, che dio li benedica.
Graziella appena arriviamo ci porta in pasticcieria e mi avvisa che di lì a pochi minuti arriverà un giornalista per intervistarmi. Tutt’a un tratto mi sento una celebrità sul red carpet. In effetti il “red” è anch’esso un protagonista di questa giornata: rosso il mio cappotto, la camicia che indosso, il colore attuale dei miei capelli. Rosse anche le mie guancie, che si tingono prepotentemente di questo colore appena il giornalista Conti, inizia a tempestarmi di domande e io mi trovo lì tra il divertito e il terrorizzato perché nessuno mi aveva mai fatto un’intervista così meravigliosamente “professionale”. Magnifico.
Sono le 18.25 e la libreria inizia a popolarsi di persone che sono venute lì apposta per ascoltare quello che ho da dirgli. Come sempre accade poco prima di iniziare a parlare in pubblico ecco che il mio cuore inizia a galoppare. Le mani tremano e la mia temperatura corporea sale a dismisura. Prendo fiato, sento il panico invadere il corpo e la mente pensando che “non mi ricordo un accidente di quello che dovevo dire oggi”.
Faccio un altro respiro. Mentre il cuore pompa a più non posso, incrocio lo sguardo di tutte le 30 persone presenti lì con me. Le guardo una ad una. Le guardo per un paio di secondi pensando che in qualche modo che ancora non so, sarò capace di farle uscire da quella libreria con una sensazione di apertura, leggerezza e speranza per il futuro.
Poi apro la bocca e sento la mia voce dire “Benvenuti a tutti quanti…” e da lì in poi tutto scorre.
Avrei tante cose da raccontare a questi futuri lettori e lettrici, ma scelgo di condividere con loro quella che oggi mi sembra la più importante ovvero che a prescindere da quanti anni hanno, da quanta acqua è passata sotto i ponti, da quanto hanno sofferto o sono stati delusi, esiste sempre in ogni momento per chiunque la possibilità di un nuovo inizio.
Un nuovo inizio non è ricominciare: è fare punto e a capo. Il passato viene messo con gentilezza alle spalle e diventa parte della nostra storia. Una storia che inizia a sostenerci e non più a martellarci. Il presente è dove siamo in questo preciso momento. Il futuro una distesa ampia, avventurosa e sconosciuta in cui muoversi un passo alla volta.
Poco prima di leggere una parte del libro, mi torna in mente una domanda del giornalista: “Quindi di cosa parla questo libro?”.
Mi sembra sensato dare una risposta ad alta voce anche al pubblico lì davanti a me. Allora di nuovo faccio una pausa, guardo le persone che ora mi seguono con curiosità e dico:
…questo libro parla di quello che davvero vogliono le persone. Perché al di là di tutti i desideri e obiettivi che avete raggiunto e raggiungerete, quello che in ogni momento chiunque di noi desidera è una sensazione migliore. Vogliamo sentirci meglio. Lo vogliamo intensamente. Lo vogliamo ora. E questo è alla nostra portata in ogni istante. Persino adesso.
Lì davanti a me qualcuno annuisce con una nuova luce negli occhi, qualcuno scuote la testa dubbioso, qualcuno si sta per la prima volta aprendo alla possibilità che le cose siano meno faticose di come le aveva credute fino a quel momento.
Leggo da pagina 17 a pagina 21. Chiudo il libro. Sento gli applausi. Me li godo. Poi una ad una le persone si avvicinano perché io faccia loro una dedica. Alcuni aspettano in fila pazientamente per più di 20 minuti.
Rivolgendomi alla fila esclamo:
“Scusate sono lenta nel fare le dediche, perchè uno standardizzato -con affetto Chiara Grandin- non mi si addice proprio e voglio scrivervi qualcosa di personale e usare parole che in qualche modo mi sembrano siano giuste per voi anche se non vi ho mai visto prima.”
Le persone ridono e attendono più felici il loro momento.
Sono le 20.10. É già passata un’ora e quaranta dall’inizio della serata. Tutti sono andati via contenti con la copia del libro. Graziella è soddisfatta. Io ho smesso di tremare da poco e sono stupefatta della serata.
Salutiamo tutti ed entriamo in macchina. L’adrenalina gira ancora per il mio corpo. Avrei voglia di essere a Madrid e ballare tutta la notte. Sarebbe perfetto, ma domani inizia il settimo weekend della Scuola per SuperCoach e quindi sarà un’altra giornata di aula e in fin dei conti ho moltissima voglia di rivedere gli allievi della scuola dato che a settembre non c’ero.
Mentre Rudy, un amico di Agnese ci accompagna a casa della nostra amica, penso che stasera si è realizzato un sogno che avevo nel cassetto anni fa: muovermi nel mondo per condividere il mio messaggio attraverso la pubblicazione di un libro dove ci sia tutto quello che credo conti davvero.
Sorrido fra me e me pensando che non vedo l’ora di fare la prossima presentazione in un’altra città italiana pronta a incontrare uno ad uno i lettori del mio libro, in compagnia del mio Genio che amo con tutta me stessa.
Cari lettori, vi aspetto in giro per l’Italia. Un abbraccio dalla vostra coach,
Chiara
PS: Per tutti voi che avete già letto o state leggendo il libro, aspetto il vostro commento da pubblicare. Ovviamente se mi mandate anche la foto lo apprezzo infinitamente! A presto lettori!
Lascia un commento