22.Gennaio.2017, Verbania-Milano Centrale-Mestre

Piedi stravaccati che guardano un lago
E’ finita la scuola per Super Coach: un’idea nata da Alessandro Saramin e che è già alla seconda edizione. 14 mesi importanti, intensi di enormi cambiamenti e di grandissima crescita professionale e umana, con questi 12 futuri coach davvero brillanti.
Oggi ho visto la magnificenza di Alessandro sul palco mentre concludeva la seconda edizione della Scuola. Mi sono commossa quando ho sentito la voce di Claudia quando ci ha letto a nome di tutti la lettera di ringraziamento. E nonostante oggi fosse la conclusione, già vedo un nuovo inizio.
Già vediamo il Primo Congresso Nazionale dei 3 Principi in Italia. Già sentiamo questi Coach parlare e guardare con lo sguardo acceso e ispirato centinaia di persone di fronte a loro. Illuminare la strada di chi incontreranno lungo il loro cammino, e la realtà più emozionante è che hanno già iniziato a farlo.
La via della maestria non sempre è facile. Non sempre la si percorre in compagnia. Oserei dire che sono più i momenti in cui ti trovi solo, con dei giganteschi punti di domanda nella testa, e nessuna direzione certa.
Tranne una: quella che viene dalla saggezza che emerge in te quando smetti di ascoltare la paura e inizi ad ascoltare quel profondo benessere innato di cui sei fatto e che sa esattamente dove sei e quale sarà il prossimo passo, persino quando tutto intorno a te ti sembra uguale e la direzione sembra perduta.
In fondo, per raggiungere un luogo che nessuno sa dov’è, come diceva Capitan Barbossa, è necessario perdersi. Poetico? A volte. Terrorizzante? Più spesso di quello che si vorrebbe. Risvegliante? Sempre.

Tramonto sul lago con spighe in primo piano
Ma lì è il punto. Perché se ti svegli al fatto che la tua esperienza non è pericolosa, che qualsiasi cosa stai attraversando per la vita è alla tua portata, che per quanto perso ti senti, se smetti di affannarti la saggezza che vive in te, ti verrà in aiuto per guidarti, ispirarti e sostenerti, inizierai a vivere la tua vita su questa terra sentendo che sei al posto giusto e al momento giusto. Persino quando soffri. Persino quando invidi. Persino quando non ti senti abbastanza. Persino quando ti senti al massimo. Persino quando ti senti invincibile.
Allora mentre mi allontano da Verbania in auto, con Alessandro e Carlo che parlano, la musica che suona nelle mie orecchie e il sole che si riflette nel Lago Maggiore, ecco che dal nulla, si srotolano nella mi testa queste frasi e le scrivo così come arrivano, dando loro voce senza filtri.
Non mi chiedere di rimanere più a lungo di quello che mi sarà possibile. Di immergermi più della profondità che sarò in grado di raggiungere con te. Di starti accanto quando tutto ci porterà in direzioni nuove. Di coltivare qualcosa che non è la stagione giusta. Di esserci quando non avrò la testa per farlo. Non mi chiedere di aprirti il mio cuore quando sarà già spalancato in un modo che non comprendi. Io ti porterò con me, anche nella distanza. La distanza. Il luogo in cui si ha paura di perdere, ma l’unico in cui mi ritrovo davvero.
Ho chiuso gli occhi e non ho più visto il lago. Ho visto solo Madrid, quella Madrid che per me è sinonimo di qualcosa che ti avvolge e ti riscalda l’animo. Allora, mi sento amore. Puro, incontaminato, pervasivo.
Poi, riapro gli occhi. Alessandro e Carlo continuano a parlare con normalità immersi nella loro conversazione. Il paesaggio cambia. Tra poco entriamo in autostrada. Mando un messaggio a mio sorella. Tutto torna normale e ordinario.
Domani è lunedì. Un’altra settimana di gennaio avrà inizio. Domani nella mia vita ci sarà altro. Ma ora mi do una pacca sulla spalla perché siamo stati bravi, ci abbiamo messo l’anima con questi Super Coach, classe 2016-2017. E celebro Alessandro e me per un lungo istante dentro di me, fermando il momento.
Chiara.
Ogni parola, ogni virgola arriva dritta al cuore. Muove quella che io chiamo “allergia degli occhi”, più semplicemente è sentimento, sensazione, emozione e commozione. È la certezza che nulla finisce e nulla è mai perso, ma tutto ti ritorna e torna al mondo. Nelle infinite forme che solo la vita sa plasmare.
Grazie,
Agnese
@Agnese: Bellissimo Agnese. Ho assaporato le tue parole. E la sensazione che portano. Bellissimo.
mi hai riempito di emozioni…. ho visto il lago, il sole e poi tornare l’autostrada, come se fossi stata i tuoi occhi, ma soprattutto ho sentito tutto come fossi stata il tuo cuore….
posso dire solo una cosa…. GRAZIE
@Maria Romana: … fantastico… era esattamente quello che volevo…