“E’ tutta una questione di organizzazione. Se studi tre paginette al giorno, il libro delle vacanze lo finisci prima di andare al mare. Fallo, così poi non ci pensi più”.
ANNA CERESER (mia mamma quando ero in quarta elementare)
Non ho mai avuto dubbi che per una persona come lei sarebbe stato semplicissimo seguire il suo consiglio. Peccato che nella scala delle similitudini, mia mamma ed io ci collochiamo ai diametri opposti e la sua perla di buonsenso, per me era più simile ad un miraggio che a un progetto attuabile.

Io con un foglio con scritto il titolo del post
Il libro delle vacanze (e successivamente i compiti assegnati) sarebbero sempre stati relegati alle prime due settimane di settembre, dopo un’estate passata a fare altro. Le cose non sono migliorate all’università, quando un venerdì spronata dalla minaccia del mio relatore “Grandin, o mi consegna la tesi entro lunedì o non si laurea”, ho passato 3 notti e 3 giorni a scrivere incessantemente.
Uno pensa che si dovrebbe imparare, ma l’unica cosa che ho imparato da questi episodi di “acqua alla gola” sono 3 verità e una realizzazione finale che oggi condivido con voi che procrastinate, sapendo che probabilmente qualcosa risuonerà in modo nuovo.
#1 NON PROCRASTINI TUTTO, PROCRASTINI A VOLTE:
Quella del procrastinatore non è una identità con cui siamo nati, è più che altro una tendenza. Non la chiamerei abitudine perché non lo è. Un’abitudine si ripete con costanza e prevedibilità, il procrastinare invece è una tendenza imprevedibile. Ci sono volte in cui siamo immersi in un progetto e siamo capaci di pianificare tutto con largo anticipo, e volte in cui cose di una banalità sconcertante vengono protratte all’infinito.
Quindi, renditi conto che hai la tendenza a procrastinare solo alcune attività, e che procrastini solo in alcuni momenti della tua vita. Momenti in cui magari sei abbastanza saturo di seguire regole e ritmi che non senti più tuoi. Periodi in cui hai voglia di sregolatezza e te la “concedi” grazie alla procrastinazione. Nella tua testa sai che dovrai pagarne il prezzo, ma in fondo lo paghi volentieri perché ora hai voglia di fare altro e tornerai ad occuparti di quella cosa solo quando sarà inevitabile farlo.
#2 TRA LA MARATONA E LO SCATTO, TENDI A SCEGLIERE LO SCATTO.
Quando procrastini fino all’ultimo, ti trovi a gestire una grossa mole di lavoro in poco tempo. Poiché te lo sei voluto tu, subentra dentro di te un rigore mentale che in realtà, ti fa un gran bene. Non hai più tempo per cincischiare, non hai tempo di lasciare che la mente vaghi. Come un corridore sulla linea di partenza scatti e dai il massimo. La concentrazione è al massimo. Ti senti invicibile, soprattutto quando ti rendi conto che ancora una volta ce la fai fatta.
Colto da inappropriato entusiasmo prometti persino a te stesso che adesso gestirai tutti i tuoi progetti così e per i primi dieci minuti in cui dichiari questa verità al mondo, ci credi davvero. Ma non funzionerà così. Raramente uno a cui piace la corsa 100 metri, passa alla maratona.
#3 PROCRASTINARE E’ ALLETTANTE:
In che modo? Semplice. Ti da la possibilità ORA di concentrarti su altro. In modo quasi poetico mi verrebbe da dire che quando procrastiniamo, ricerchiamo il CARPE DIEM. Di contro c’è che a volte perdiamo un sacco di tempo mentre procrastiniamo. Tempo che ci svuota, tempo di cazzeggio che a ben pensarci potremmo indirizzare altrove, persino in quelle attività che stiamo glissando con tutte le nostre forze.
So benissimo che queste parole lasceranno il tempo che trovano a meno che non diventino una vostra realizzazione. Eppure a volte un pensiero nuovo arriva nel momento più inaspettato e magari potreste già rendervi conto che vivere il carpe diem, non sempre esclude l’organizzarsi.
UNA REALIZZAZIONE FINALE:

Bivio con indicazione in inglese LATER (più tardi) o NOW (adesso)
In realtà mia mamma con il suo consiglio ci aveva visto giusto quando diceva “fallo che poi non ci pensi più”. Quando la nostra mente è piena di pensieri, le nostre azioni sono lente, caotiche e inefficaci. Senza contare che quando la nostra mente è altrove non godiamo affatto il momento che tanto ci piace. Tuttavia l’equazione è ribaltata.
Se l’idea comune è “FALLO, PER NON PENSARCI PIU’”.
La verità è che “SE NON CI PENSI TROPPO, LO FAI”.
Non si tratta di approcciarci a quello che dobbiamo fare con l’idea che quando finalmente avremo finito potremo sgombrare la testa e rilassarci, perché subentrerà presto qualcos’altro di cui occuparci. Più che altro si tratta di smettere di mettere sopra quel che dobbiamo fare così tanto pensiero e semplicemente agire.
La chiarezza mentale e quel focus che come il fuoco vivo ti hanno condotto a portare a termine in modo epico il tuo compito, non sono una conseguenza dell’acqua alla gola, ma del fatto che non hai più tempo di vagare con la mente. La tua mente è sgombra ed è primariamente questa la sensazione di invincibilità che senti.
Ecco perché riesci a fare così tanto in poco tempo. Hai lucidità, vedi con chiarezza di fronte a te, e semplicemente agisci con precisione. Sono lucidità e leggerezza quello che davvero vuoi perchè ti fanno sentire vivo e presente alla vita, e la buona notizia è che sono sempre a tua disposizione, persino senza procrastinare.
Ciao gente dalla vostra super coach, che sarà con voi anche per quest’anno con ispirazione, lucidità e nuove prospettive!
Chiara
PS: Mi diverto a interagire con voi e mi piace vedere cose diverse attraverso il vostro modo di pensare e vivere la vita. Lascia il tuo commento, ti aspetto qui sotto…
Ciao Chiara, ed io che pensavo fosse un mio difetto.
Invece è proprio come dici tu…io riesco e ci riesco benissimo quando non penso e agisco e basta anche all’ultimo momento a modo mio…ci riesco…Grazie per avermelo ricordato e soprattutto per avermi fatto riflettere da un altro punto di vista su questo aspetto.
@Denisa: Non è liberante rendersene conto? Un abbraccio grande!
E’ la prima volta che leggo un articolo a difesa dei procrastinatori. Anch’io mi sono sempre sentita sbagliata sia a scuola, sia ora a lavoro, dove tutti mi hanno sempre detto che mi devo organizzare (quanto odio questo termine) senza pero’ farmi capire dove realmente stavo sbagliando..
Credimi che ho tentato di stare al passo con le cose da sbrigare ma ogni tentativo è durato poco e la sensazione era sempre quella di aver fallito ancora.
Ora, grazie a questo articolo, finalmente accetto di più questo lato della mia personalità ma la domanda sorge spontanea..come posso coniugare questo mio modo di essere con la continua frenesia del mondo esterno?Soprattutto nel mondo del lavoro?
Grazie ancora.
@Vania: Cara Vania benvenuta qui con me. Sono molto contenta che il post ti abbia gettato un po’ di luce. RIspondendo alla tua domanda (legittima per altro) mi viene da puntare il tuo sguardo su 2 cose in particolare:
La prima è che c’è una enorme differenza tra frenesia e produttività: le persone spesso confondono una cosa per l’altra credendo che se si stressano e saranno frenetiche, riusciranno a fare più cose. In realtà è esattamente il contrario. Quanto più frenetici siamo, tante meno cose riusciamo a fare bene. Il punto è essere veloci, lucidi ed efficaci e questo accade quando la nostra mente è focalizzata e limpida, pronta a cogliere quello che è fondamentale per quel momento e per il lavoro che stiamo svolgendo.
Questo mi porta alla seconda cosa: come si fa allora a sgombrare la mente ed essere lucidi? Questa è una conseguenza di quando vediamo come funzioniamo e smettiamo di prendere sul serio tutto quello che ci passa per la testa (incluse le mille paranoie che ti hanno rovinato la vita, è che non è più necessario portarti appresso). A volte si crede che fare questo sia complicatissimo, ma credimi non lo è. E’ che finora hai perso tanto tempo a cercare di “correggerti” e si tratta invece di “comprenderti” per sfruttare finalmente al meglio il tuo modo unico di vivere la vita e essere brava nel tuo lavoro.
Come puoi iniziare a fare questo? Allora, inizierei partendo da 2 letture. Ti consiglio il mio libro “3 SETTIMANE CON IL GENIO” che sicuramente inizierà a farti avere delle ottime intuizioni su come la vita si semplifica quando smettiamo di correre per nulla e iniziamo a vedere quello che davvero è efficace e utile per noi. La seconda lettura è “MOTIVAZIONE INSTANTANEA” di Chantal Burns. Entrambi i libri li puoi trovare qui: http://www.errekappa.net/categoria-prodotto/collana-libri-tre-principi/ o su amazon. Io rimango qui, e non vedo l’ora di leggere le tue prossime domande e intuizioni che avrai strada facendo! Salta a bordo… faremo insieme un lungo e meraviglioso viaggio! A presto dalla tua coach,
Chiara
Quotidianamente mi ritrovo a procastinare qualche cosa, perché tante sono le cose da fare e quindi continuamente cambiano la loro posizione nell’elenco delle cose urgenti e/o meno urgenti, alla fine mi ritrovo con pile di lavoro da svolgere e quando raggiungo il giusto grado di lucidità/volontà x farlo, mi carico di adrenalina e soddisfazione per il risultato ottenuto. Ogni volta mi riprometto che non procastinero’ più ma inevitabilmente ci ricasco fino al successivo giro di carico di adrenalina. Forse è quella che cerco, “lo sballo” del lavoro finito e fatto bene.
Salve Katia! Bella intuizione la tua. Leggendoti ho pensato questo: potresti aprirti all’idea che oltre a questa modalità “da sballo”, tu possa averne anche altre? Sai la modalità che descrivi è davvero entusiasmante in certi momenti. Tuttavia se puoi usarne anche altre, non sarai obbligata ad usare solo quella. Quindi apriti al fatto che puoi fare tutto, anche con quiete. Poi, quando avrai voglia della tua scarica di adrenalina, beh, sai come fare. Ti è d’aiuto aprirti a questo? Torna a trovarmi Katia!