In questo giovedì mattina di inizio maggio mi trovo di fronte al computer con la voglia di scrivere, ma senza troppe pretese. Allora condivido con te qualche idea, consapevole che non sarà il mio post migliore o più brillante: questo sarà un post ordinario.
Uno dei concetti chiave di uno dei primi audio che ho ascoltato nel 2013 di George Pransky, diceva: “Be ordinary and get bored”. Tradotto significa “Sii ordinario e annoiati”.
Titolo quantomeno bizzarro. Ricordo ancora la sensazione di grande relax che provai nell’ascoltare quell’audio, di cui mi rimase un’intuizione in particolare, ovvero che nel tentativo spesso di essere brillanti o straordinari ci stressiamo e chiudiamo le porte alla nostra innata genialità.
Trovo affascinante che proprio George Pransky uno degli insegnanti 3 principi, a mio parere più eccezionali che ci siano, parli con tanta semplicità e rilassamento dell’essere ordinari e inviti le persone a godersi questo aspetto della nostra natura umana.
Anche Chip Chipman, altro insegnante eccezionale, ogni tanto lo dice, con il suo stile ovvio, ma da entrambi non mi è mai arrivata l’idea che essere “brillanti” fosse sbagliato.
Ricordo un pomeriggio dello scorso anno proprio nel salotto di casa mia una chiacchierata con Chip a tal proposito. Jan, sua moglie, ed Alex, mio marito, erano usciti a camminare, e Chip ed io stavamo suonando la chitarra.
Ad un tratto mi venne da fargli una domanda e non so perché mentre la facevo mi misi a piangere. Lui ascoltò, non solo le mie parole, ma l’enorme stanchezza che stavo sentendo e poi mi disse:
Non c’è bisogno che tu faccia nulla di più di quello che riesci Chiara. Tutti noi abbiamo il nostro Ego, e non è il nemico. Anzi: io non sono dell’idea che dovremmo essere tutti uguali, penso anzi che se siamo tutti diversi è anche grazie al nostro ego. Semplicemente ci sono momenti della vita, in cui entri in uno spazio di ignoto ed è come se l’ego si mettesse in allerta spaventato da questo spazio in cui stiamo per entrare e in cui non sappiamo cosa accadrà. Capita sempre anche me. Non preoccuparti, vedrai che andrà tutto bene. Sii ordinaria e non preoccuparti di essere o fare di più di quel che senti giusto in questo momento: io non mi aspetto da te che tu sia niente di diverso da ciò che sei”.

Chip Chipman, Alessandro Saramin, Chiara Grandin in un negozio di chitarre.
Fu rilassante. Mi feci un bel pianto: Chip seduto su una sedia con la chitarra in mano, io con le gambe incrociate sul tappeto colorato. Chip rimase in silenzio. Poi si mise a suonare una canzone country. Il momento fu speciale e ordinario allo stesso tempo.
Lì compresi cosa per me significa essere ordinaria: non significa sminuirsi, non significa tarparsi le ali. Essere ordinaria per me significa accedere a uno spazio silenzioso colmo di semplice e rilassata bellezza e a volte anche di quieta noia.
E annoiarsi che significa allora? Significa che non ho bisogno di affannarmi per trovare per forza qualcosa con cui intrattenermi.
Grazie George e Chip, che in modi diversi e unici, mi avete fatto vedere qualcosa di bello e rilassante.
Buona giornata di ordinaria e semplice vita.
Chiara
Ciao Chiara, il tuo post sembra scritto per me, per poter affrontare i prossimi giorni di questo periodo complicato. La sensazione che ho da questa mattina, dopo aver saputo che, oltre a tutto quello accaduto ieri, ci sono ulteriori complicazioni, è di calma; la mia saggezza mi sta dicendo che farò tutto quello che riuscirò a fare… niente di più e niente di meno. È vero non sono Wonder Woman… ma va bene così e qusta sensazione di grande leggerezza non ha prezzo!!!
@Elena: quello che scrivi è l’ennesima conferma Elena che la nostra saggezza è INNATA e che quando ne abbiamo bisogno semplicemente emerge, ci sostiene e ci guida! Sono felicissima per te!
Stavo pensano che non mi sono mai annoiata in vita mia, o per lo meno anche nei momenti di dolce far niente non ho mai sentito veramente la noia, ma ora penso anche che avevo davvero una cattiva idea sulla noia. Leggere questo post mi ha fatto bene. Grazie.
@Agnese: Bentrovata Agnese e sono felice che il post ti abbia fatto bene! A presto