Dammi tempo.
Sbrigati, ho poco tempo.
Ti ci vorranno tre minuti di tempo per leggere il post.
Prendilo questo tempo. E’ tuo. Ora.

Orologio sopra tavolo in legno.
E’ lunedì mattina. Mi alzo alle 9.00. Sono calma. Ho dormito 11 ore. Forse ho perso tempo… potevo alzarmi prima. Avrei potuto fare un sacco di cose in più. Di fronte a me due scelte, già di prima mattina: colpevolizzarmi perché mi sono alzata tardi, oppure no. Scelgo “oppure no”.
Sono di nuovo calma, è sempre lunedì. Sono solo le 9.10 e in realtà ho un sacco di tempo di fronte a me. Faccio la stanza in silenzio. Apro le finestre faccio partire la lavatrice. Di fronte a me, due scelte: colazione e lavoro oppure camminata. Scelgo “oppure camminata”.
Saluto Alex, senza troppe parole, non mi piace parlare di mattina. Esco e cammino in silenzio. Il cielo è grigio, l’autunno è arrivato. Cammino senza pensieri. Mi sento rigenerata. Non ho telefono, chiavi di casa, nulla addosso. Solo io, solo l’essenziale per camminare, solo questo tempo e niente più.
Sono le 10.00 forse è ora di tornare così inizio a lavorare… Cacchio, sono già le dieci... mi sono dilungata troppo! Ho perso tempo. Mi sento in colpa. Di fronte a me, di nuovo, due scelte: vado a casa e mi metto veloce a lavorare oppure faccio stretching. Scelgo di nuovo oppure. Realizzo che tranne un breve appuntamento alle 11.00 oggi non ho nessun orario da rispettare.
Nessuno mi corre dietro. Ho tempo. Un sacco di tempo.
Torno a casa rilassata, faccio colazione, accendo il computer. Trascorro 34 minuti a cazzeggiare. Sto perdendo tempo, lo so. Non fa niente. Sento un leggero senso di colpa, lo lascio passare. Torna calma in me. La mia mente è sgombra, e ripenso alle parole che Alex mi ha detto venerdì quando ho finito di lavorare:
In ogni istante il tuo tempo dovrebbe essere dedicato a fare una di queste due cose: creare valore per il mondo e per la tua vita, oppure rigenerarti.”
Alessandro Saramin
Questa mattina ho dedicato il tempo appena alzata a rigenerarmi. Adesso voglio creare valore. Emergono idee una dopo l’altra da quello spazio creativo che tutti noi siamo in grado di contattare quando siamo quieti, quando siamo rigenerati. Allora mi chiedo: cosa significa per una persona “creare valore per il mondo e per la propria vita”?
Aspetto un tempo. Breve. Respiro. Poi le risposte emergono e io lascio che prendano forma:
Creare e immettere valore nel mondo può voler dire milioni di cose: è fare bene il proprio lavoro, è stirare le camicie di qualcuno con amore, è lavare i panni sporchi della tua famiglia, è sostituire una lampadina che si è fulminata in casa, è tenere la mano a qualcuno che è in difficoltà. Creare valore è raccogliere le immondizie che qualcuno ha gettato a terra, è portare avanti i tuoi sogni. E’ fornire un servizio di qualità, è fare dei figli a cui trasferire tutto ciò che sai, è trasferire tutto ciò che sai a dei perfetti estranei senza fare figli. Immettere valore è danzare con tutto il cuore emozionando le persone che ti guardano. E’ fare un dipinto perché è la tua passione farlo.
Creare valore è insegnare a qualcuno a fare qualcosa che non sa fare e gli serve. E’ consigliare a una cliente una maglietta che le sta bene piuttosto di una che le sta “così-così”. Creare valore è essere gentili con qualcuno senza avere qualcosa in cambio. E’ vendere qualcosa in cui credi. Creare valore per il mondo, è un barista che mentre ti fa il caffé, ti sorride anche se è stanco.
Creare valore è portare la nostra luce nel mondo, nella semplicità e nella grandezza. E’ dedicare il nostro tempo a qualcosa che va oltre noi stessi. E’ credere in noi stessi, anche quando nessuno lo fa.”
Mi fermo. La sensazione è buona. La mente quieta. Penso alla seconda domanda: “Cosa significa rigenerarsi?”. Emergono subito due risposte. Non mi convincono. Aspetto un tempo fatto di una manciata di ore. Poi le parole arrivano e io lascio che prendano forma:
Rigenerarsi significa generarsi di nuovo. E’ come farsi una doccia dopo aver sudato. E’ come essere in cima ad una montagna o di fronte al mare senza nessun altro essere vivente, e fare un lungo respiro che ti parte dalla punta dei piedi e finisce nella testa e oltre. E’ quando senti che va tutto bene. E’ quando sei pieno fino al collo e trovi il tempo per un caffé. E’ un momento speciale in cui esisti tu e basta. E’ il momento in cui non sei più nessuna delle cose che sei, ma ti senti parte con la vita e il suo fluire. Rigenerarsi a volte lo si fa da soli. A volte in compagnia. Rigenerarsi è quando sentiamo che il tempo ha cessato di esistere e sentiamo che nulla conta di più di questo
istante. E di questo. E di quest’altro ancora……Rigenerarsi è quando tutto il mondo potrebbe finire in questo istante, ma tu sai che nulla andrà mai perduto. Rigenerarsi accade ogni volta che ti rendi conto che quel che senti quando stai male e ti senti affranto è il tuo pensiero, e tra un attimo svanirà per lasciare posto ad altro. Rigenerarsi accade quando senti la vita che pulsa in te e ti ricordi anche solo per un istante che sei vivo. Rigenerarsi accade tutte le volte in cui comprendi e vedi che l’amore che cerchi è sempre dentro di te, e mai ti abbandonerà.”
Finisco di scrivere sulla stessa musica che ascoltavo mentre scrivevo “3 Settimane con il Genio”. Allora mi ricordo un’altra cosa.

Foglia nel legno.
Rigenerarsi è stare dentro di sé, per poi dare alla luce nel mondo i frutti che sono emersi nella quiete e nella calma della nostra anima.
Hai ragione Alex. Il mio tempo dovrebbe essere dedicato solo a una di queste due cose che si alternano con saggezza. Ma so che non vale solo per me: vale anche per te che leggi proprio ora, e che forse hai usato questo tempo di lettura per rigenerarti prima di tornare nel tuo mondo e creare valore per gli altri, e per te stesso.
Chiara… Siempreclara.
Ciao Chiara,
grazie di queste perle, che negli anni mi aiutano a vedere la luce nel turbinio delle giornate e mi rigenerano.
un abbraccio
Grazie…si mi sono rigenerata con queste dolci emizioni
@Paola: Carissima che piacere ritrovarti! Sai che ad ottobre facciamo un Congresso stupendo sul benessere a San Donà? Facci un pensierino! Penso ti piacerebbe moltissimo!
@Marta: Ciao Marta e bentrovata anche a te! Rigenerarsi è fantastico. E sono molto contenta che tu mi abbia scritto, perché è sempre bello sapere che quello che facciamo (nel mio caso scrivere) raggiunge davvero l’animo di chi incontriamo. Torna a trovarmi carissima.
Ciao Chiara…
è qualche anno che leggo i tuoi post, sempre affascinata dalla semplicità con cui scrivi e consigli…
Però mi sorge sempre una domanda dentro la mia testa… partendo da quest’ultimo…Tu scegli sempre di seguire diciamo la via controcorrente… però io mi chiedo, se fosse quella giusta.. verrebbe naturale no?
Perchè bisogna sforzarsi??
grazie…
@Nicky: Ciao Nicky felice di sentire la tua voce. Per me esistono due vie: la via dove non sento sforzo e quella dove invece si fatica. Andare controcorrente, non mi interessa soprattutto perché è andare contro il mio naturale flusso. Non confondere il seguire la propria strada, quella che senti giusta “dentro”, con il fare il contrario di quello che fanno gli altri, etichettato comunemente come “andare controcorrente”. A me non interessa andare controcorrente, ma seguire quello che sento giusto e aiutare le persone a fare altrettanto. Quello che senti giusto, è seguire la tua corrente naturale, e paradossalmente smettere di nuotare controcorrente e fare una fatica enorme! Torna a trovarmi, sono certa che ti sarò sempre più facile nuotare nella direzione migliore per te. Magari ti vedo a uno dei prossimi corsi. 😉