Tanti anni fa mia madre mi disse:
…Si guarda sempre lontano per trovare risposte, quando invece dovremmo guardare vicino…”
Mi sono soffermata a riflettere su questa frase più volte, eppure non l’avevo mai vista dalla prospettiva di questa mattina.
La maggior parte delle persone con cui parlo in più momenti della settimana si sente minacciata. Non perché gli viene puntata una pistola alla testa, quanto piuttosto perché vive nella paura che le idee altrui, quelle delle persone che frequenta o idee di persone con cui non ha nessun legame diretto, come persone al governo o cose simili, possano ledere in uno o più modi la propria libertà o la libertà di coloro che ama.
In che modo la frase di mia madre mi viene in aiuto questa mattina? In un modo molto semplice in realtà. Perché osservando e stringendo sempre di più la lente di ingrandimento sulla sensazione di “minaccia” che tutti noi proviamo, questa mattina ho visto qualcosa di davvero interessante e liberatorio.
Non so se a te sia mai capitato, ma personalmente mi succede spesso di pensarla molto diversamente dai miei amici, dai miei familiari e dal mio uomo. Talvolta ritengo che i loro pensieri e le loro idee siano assurde. Qualche rara volta, mi capita anche di provare paura per quello che dicono di credere, perché lo ritengo agli antipodi di quello che credo io e mi sento in qualche modo minacciata dalle loro idee.
Allora mi fermo a pensare e vedo una cosa interessante: se questo mi capita con le persone che amo di più, figuriamoci con quelle con le quali non ho la minima relazione!
Ecco che mi rendo conto che quello che salva sempre le cose con le persone che amo, è che con loro recupero le distanze perché mi ricordo che c’è qualcosa di più importante che ci unisce, e quando mi sposto in quel livello di comprensione della vita torno a sentirmi in pace con loro.
Eppure le loro idee non necessariamente cambiano. Anzi. A volte (dal mio punto di vista) peggiorano anche nel tempo. Solo che io non mi ci sento più minacciata quando mi sposto ad un livello diverso.

Lente di ingrandimento tenuta in mano.
Guardo ancora più vicino e vedo un’altra cosa interessante, qualcosa di sottile e quasi impercettibile, ma che fa tutta la differenza del mondo: posso sentirmi minacciata se, e solo se, i miei pensieri si agitano ed io ho paura. Paura che gli altri ledano la mia libertà, paura di quello che potrebbe accadere, paura in sostanza del futuro e di come potrebbero cambiare le cose.
E vedo che la minaccia non esiste lì fuori, esiste solo qui, dentro di me. Quindi sono io il nemico? No. Affatto. Io sono la creatrice della mia esperienza di vita e ho come chiunque altro il libero arbitrio di sposare una teoria, una serie di idee, una visione delle vita, crederla vera e difenderla con tutta me stessa.
Eppure quando mi sveglio al fatto che ogni idea, visione, teoria, è fatto di Pensiero e come tale pertanto è mutevole, ecco che mi sento più libera e più capace di vedere il mondo attraverso diverse prospettive, senza doverne sposare per forza una in particolare.
Guardo ancora più vicino e vedo l’ultima cosa interessante della mattinata: non mi serve più schierarmi a favore o contro qualcosa.
Perché nella maggior parte dei casi, il mio modo di schierarmi è stare in quella linea sottile che divide i “pro” dai “contro”, cercando di cogliere la visione d’insieme che troppe volte sfugge.
Un abbraccio a tutti dalla vostra coach,
Chiara
PS: Ti è piaciuto il post di oggi? Condividilo con le amiche e gli amici, familiari e perché no, anche persone con cui vorresti una riconciliazione! A presto…
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