
Gocce di pioggia.
Ci sono giornate in cui mi sento spietata. Sono giornate in cui mi viene da vedere il peggio nelle persone. Vedo le loro incongruenze. Vedo il loro fingere di essere qualcosa che non sono. Sono giornate in cui non sento compassione, per nessuno.
Ho imparato grazie ai 3 Principi, che quando mi sento spietata, è un segnale. Un segnale che mi fa sapere che i miei pensieri sono sprofondati in quel luogo di agitazione che in me si presenta sotto forma di durezza.
Quando sperimento la vita da quel luogo dell’animo, mi sento di ghiaccio. Mi sento dura come la pietra.
Ma non mi spaventa più perché so che è un segnale. Un segnale che mi dice:
“Chiara, non è il momento di prenderti sul serio”.
Quando sono in quel luogo dell’animo aspetto e, mentre aspetto, lascio che il ghiaccio che sento si sciolga e invece di sentirmi grandine, torno ad essere solo pioggia.
Quello che in realtà sono davvero… quello che in realtà ogni essere umano è davvero.
Oggi è stata una di quelle giornate ed ora, proprio ora, siedo in silenzio sul mio divano. Dentro di me sento di nuovo calore e parole piene di quiete si presentano alla mia mente. Mi alzo dal divano. Accendo il computer e semplicemente faccio quello che so fare meglio. Scrivo. E mentre scrivo il mio animo si scalda ed io condivido le mie parole con te, con la stessa semplicità con cui sono arrivate a me. Falle anche tue, se vuoi.
Sii pioggia.
Riversati calma e costante
Nei cuori, nelle menti, nell’animo.Sii pioggia.
Non curarti di dove cadrai.
Non curarti di chi ti raccoglierà.
Non curarti di chi si proteggerà da te, spaventato dal tuo battere incessante.Sii pioggia.
Non ti curare delle ire dell’aria.
Non stipulare alleanze con le raffiche di vento quando avrai la sensazione di non essere considerata.
Non mettere in dubbio la tua natura quando cadrai nella desolazione dei deserti.Sii pioggia.
Non ti occupare dei fiori che germoglieranno dopo il tuo passaggio.
Lascia al contadino tale compito.Tu sii pioggia.
Esegui il tuo compito.
Cadi.
E del resto non ti curare.Sii pioggia.
E non farti distrarre da nulla che non sia il tuo cadere,
goccia dopo goccia,
con dedizione ed imperturbabile quiete.

Goccia che cade.
Nella quiete che riposa dentro di me, dopo che il ghiaccio dei miei pensieri si è sciolto una volta ancora, ti auguro una notte senza sogni, in cui poter cadere in quello spazio di vuoto dove tutto si rigenera.
Chiara
Pioggia, ghiaccio, grandine, è una bellissima evoluzione e direi trasformazione del chicco veleno. Leggerti è come la cioccolata calda di Chocolat, una zaffata calda a, cuore. Grazie e notte spaziosa anche a te. Agnese
Leggo il post questa mattina appena svegia e ripenso a ieri, a come le tue parole hanno risuonato nell’anima dopo una giornata che definirei infernale. Io non ero ghiaccio ma pietra infuocata… rabbiosa… arrabbiata perfino con il computer. E come una magia quando ho pensato che non era proprio il caso di prendere tutta questa rabbia sul serio, il fuoco ha cominciato a spegnersi diventanto lentamente coraggio di portare avanti una nuova pratica amministrativa abbastanza complicata. La calma è piacevolmente tornata a farmi compagnia. Tutto è tornato piano piano a scorrere. Grazie per le tue parole che mi permettono ogni tanto di fare il punto della situazione. Buona giornata. ?