Oscar Wilde diceva “non avrai una seconda occasione per fare una buona prima impressione”.
Più che la genialità di questo straordinario scrittore, questa mattina mi colpisce il presupposto di questo aforisma, ovvero:
“E’ importante fare una buona prima impressione”.
Avanzo l’ipotesi che tu, come me, abbia sentito questa frase almeno un centinaio di volte nel corso della tua vita. Forse ti è stata ripetuta come consiglio, ammonimento, suggerimento prima di alcuni momenti salienti: nel primo giorno di scuola, durante gli esami universitari, ai colloqui di lavoro.
Eppure in questo momento della mia vita in cui sono sempre più sveglia al fatto che quello che pensano gli altri di me è ciò che loro hanno visto fino a questo momento, e che quindi se manca un nuovo pensiero nel loro vissuto, sarà impossibile che abbiano una percezione di me più fresca e veritiera, mi rendo conto che la famosa prima impressione non conta poi molto.
IL PROBLEMA DEL FARE UNA BUONA PRIMA IMPRESSIONE

Fingere perché gli altri pensino bene di noi.
Nel disperato tentativo di fare una buona prima impressione, spesso le persone tendono a essere ciò che non sono. Più accomodanti, più accondiscendenti, più complimentose. Più finte.
Se è vero che il principio base è quello di voler conquistare la “buona opinione” di chi ci sta di fronte, è facile comprendere che a chiunque venga naturale fare del suo meglio. Eppure il nostro meglio non necessariamente è fingere qualcosa che non siamo.
Anzi, tendenzialmente quello è il nostro peggio. Perché mentire o fingere qualcosa che non si è ci porta sempre distante dal vero obiettivo: quello di avere relazioni di lavoro e personali autentiche.
E proprio come canta Frank Reyes, un artista dominicano, “la verdad y la mentira jamas seran amigas”, ovvero, la verità e la menzogna non saranno mai amiche.
COSA SOSTITUIRE ALL’IDEA VECCHIA ALLA LUCE DEI 3 PRINCIPI
Partiamo da vedere quale sia l’idea vecchia. Per me è quella che “devi fare una buona prima impressione”. Quando iniziamo a vedere il ruolo del Pensiero nello sperimentare gli altri, noi stessi e la nostra vita, una delle piacevoli conseguenze è il sentirsi più liberi di essere davvero ciò che si è e sentire meno timore nel dire quello che pensiamo e agire come crediamo giusto, senza sentirci così tanto minacciati da “cosa penseranno poi gli altri di noi”.
Abbiamo la percezione che il parere degli altri possa davvero influenzarci quando ci sentiamo insicuri e spaventati. E quando ci sentiamo così, spesso tendiamo a fare cose stupide come mendicare l’approvazione degli altri sperando di sentirci meglio dentro di noi.

Conoscersi rimanendo se stessi.
Quello che comprendo invece sempre più mentre guardo al funzionamento dei 3 principi che stanno alla base di come facciamo esperienza dell’esistenza è un’idea diversa.
L’idea che è’ importante essere centrati in noi stessi, perché quando lo siamo, ascoltiamo a un livello profondo, cogliamo cose che ad altri sfuggono e comprendiamo davvero gli esseri umani. Questo non solo nel breve termine, ma soprattutto nel lungo termine crea fiducia.
Ed è la fiducia, non la prima impressione che le persone hanno, che genera relazioni umane uniche e meravigliose. L’impressione che dai la puoi fingere per un po’.
La fiducia non la puoi fingere. E’ una conseguenza di qualcosa di vero che risuona nel profondo dell’anima di chi ti sta di fronte e che riconosce che siete in quello spazio di verità e autenticità che sorpassa barriere e impressioni.
Personalmente questo è l’unico spazio che conta e a cui guardare.
LA COSA CHE MI FA SORRIDERE.
Due delle persone più importanti della mia vita mi fecero una PESSIMA prima impressione.
Li avevo catalogati nella mia testa come “robotico e cervellotico” lui e “snob e altezzosa” lei. Poiché grazie al cielo la prima impressione non è poi così importante, quel “lui”, che si chiama Alessandro Saramin, me lo sono sposato e quella “lei”, è stata una cara amica per tanti anni.
La prossima volta che conoscerai qualcuno per la prima volta, rilassati. Centrati in te. Rivelati un poco alla volta e prenditi il tuo tempo per comprendere chi hai di fronte. Ascolta tutti i tuoi pensieri più belli e brutti e poi lascia che il tempo ti riveli a quali prestare attenzione. Di solito sono quelli calmi e lucidi, dove c’è totale assenza di paura.
Quando vedi il ruolo del Pensiero nelle impressioni altrui, sarai sempre più capace di riconoscere lo spazio attraverso cui le persone guardano te e la vita in genere e saprai riconoscere quando ciò che dicono proviene dalla loro insicurezza del momento o, da uno spazio di chiarezza e autenticità.
Un consiglio finale: quando le persone ti parlano da quello spazio di chiarezza, sono in grado di farti vedere cose importanti ed estremamente vere per te. Fai tesoro di ciò che ti viene mostrato grazie alla chiarezza dell’altro. Aiuterà te ad essere ancora più libero, autentico e te stesso oltre le tue insicurezze momentanee.
Buon sabato a tutti dalla tua coach,
Chiara
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