Non mi ero mai spiegata fino a un’ora fa la subdola ragione per cui nei momenti della mia vita in cui avevo meno tempo, in cui avevo l’acqua alla gola per così dire, mi veniva una improvvisa voglia di dedicarmi a nuovi progetti. Oggi ti propongo tre esempi per farti cogliere qualcosa che se lo vedrai, so che cambierà probabilmente per sempre la tua concezione del tempo e di tutto quello che puoi farci.
Esempio 1.
Siamo negli anni 90’. Una giovane versione di me stessa si ritrova come sempre a studiare prima dell’interrogazione. Nonostante l’enorme quantità di tempo delle settimane precedenti ed i saggi moniti di professori e genitori “se ti organizzi poi hai tutto il tempo che vuoi per fare quello che ti piace”, mi ritrovo inesorabilmente a fare altro per giorni e giorni (non necessariamente quello che mi piace) per poi ritrovarmi all’ultimo momento a studiare. Insospettabilmente però, in quei momenti riesco a trovare il tempo anche per fare quello che mi piace, ritagliandolo nei modi più inaspettati. Poi l’emergenza passa e io torno a sprecare tempo, non riuscendomi a spiegare per quale miracolo astrale una settimana prima “con l’acqua alla gola” avessi creato l’impossibile.
Esempio 2.
Siamo negli anni 2000. Una versione di me all’Università, si appresta a dare l’ennesimo esame. Nonostante la quantità di tempo dei mesi precedenti, mi ritrovo (ancora) inesorabilmente a studiare gli ultimi giorni. Sono anche capo scout, che è una specie di lavoro part-time e non so perchè mannaggia a me, adesso mi è pure venuta voglia di scrivere di notte dei racconti. Quindi ho l’esame, ho le riunioni scout che dovrei annullare ma non so come intensifico, e mi sveglio la notte per scrivere perché finalmente sento l’ispirazione che quando stavo “cazzeggiando” manco morta la sentivo. In una settimana produco risultati più che negli ultimi due mesi… Incredibile. Poi di nuovo il periodo di fuoco passa e io torno alla normalità, con prolungati periodi di “nulla creativo”.
Esempio 3.
E’ venerdì 8 giugno 2018. Sono una libera professionista da tanti anni e adoro il mio lavoro. Questo non significa che abbia sempre voglia di farlo, ma lo amo. Ieri abbiamo fatto il TEAM CREATIVO per l’organizzazione del Congresso Nazionale 3 Principi. La mole di lavoro che ci aspetta è immensa. Oggi inizia il terzo weekend della Scuola per Supercoach di mio marito Alessandro Saramin ed io non sarò in grado di andare perché sono sfinita. Ho le sessioni di coaching individuali, 3 progetti attivi, devo sistemare il sito, ho i dati che sono sparsi in giro tra vecchio e nuovo pc, tra vecchio e nuovo telefono… la legge sulla privacy ci sta facendo diventare matti, ho le newsletters da riorganizzare… senza contare tutto quello nella mia vita non lavorativa che richiede la mia presenza…
Mi sento sopraffatta… Verrebbe da dire che di carne al fuoco ce ne sia fin troppa… Il consiglio che avrei dato a me stessa stamattina sarebbe stato solo uno:
CHIARA… PRIORITA’! Inizia a togliere qualcosa dalla lista o diventi matta.

Uomo con le mani in una testa a forma di orologio
Sensato? Certo. Il pensarlo però, mi fa sentire ancora peggio. E se c’è una cosa che ho imparato da quando esploro i 3 Principi è che se un’idea, per quanto sensata non mi suona, non è quella giusta per me. O forse non è formulata in un modo che calza sulla mia vita.
Poi mentre stiamo pranzando Alex ed io dal nulla ho l’illuminazione “divina” su un nuovo meraviglioso progetto. Mi richiederà ore di lavoro. Ma improvvisamente tutta la stanchezza che sentivo fino a dieci minuti fa sparisce. Non ve n’è più traccia.
Improvvisamente so che avrò il tempo per fare tutto. E dal nulla ecco il nuovo pensiero che emerge da dentro e che mi fa vedere tutto con occhi diversi:
“A volte perché le cose funzionino per te, invece di togliere devi aggiungere”
Aggiungere? Sì, aggiungere. Aggiungere quel progetto creativo che ti stuzzica e che guarda caso emerge quando sembra che non ci sia posto per altro.
E improvvisamente so perché avrò il tempo per fare tutto. Perché non ho più tempo per stare troppo tempo nella mia testa. La mia mente è limpida e una cosa alla volta farò tutto. Vedo che “l’acqua alla gola” la maggior parte delle volte è un sistema di saggezza innata che ci conduce di nuovo a casa, facendo emergere quello che conta per noi, facendoci vedere che di tempo ne abbiamo a sufficienza… e che a volte aggiungere è quello che ci permette di togliere… cosa? Stress, frustrazione, fatica e ritrovare nuova energia per fare tutto, davvero tutto… e farlo con gioia.
E se funziona per me, so che in un modo meraviglioso ed unico, potrebbe funzionare anche per te.
Un abbraccio dalla vostra coach, che era una settimana che “doveva trovare il tempo per scrivere sul blog” e quando ha smesso di occuparsi del problema ha trovato il tempo, e ha scritto questo post che si augura sarà molto utile e rasserenante per tutti voi… e l’ha scritto con focus, gioia e relax.
Un abbraccio gigante
Chiara
PS: Ti è servito il post di oggi? Ti ha fatto vedere qualcosa di nuovo? Fammelo sapere e dimmi di cos’altro vorresti che scrivessi… a presto.
Mi è sempre successo così, pare che sotto pressione produca di più e meglio, ma solo perché quando non sono calma sto a farmi le pippe mentali e a stressarmi inutilmente.
Grazie per aver descritto così bene come funziona.
Buoni progetti, Agnese
@Agnese: è sempre bello leggerti. Sempre bello sapere di essere stati utili!
Verissimo Chiara,anche io quando sono sotto stress produco di più in tutto,mi chiedo e mi chiedono come faccio a fare tutto e mi rispondo “brava Sabry ce l’hai fatta anche oggi” e agli altri rispondo “nn so come faccio,ma so che tutto quello che faccio mi fa star bene mi rende felice e mi sento viva”.
Tutto tanto bello.
@Sabrina: molto bene Sabrina. Continua a sentirti viva! E quando sarai stanca, semplicemente riposa. Un bacione grande
Ciao Chiara grazie ..come sempre sei “illuminante”.Tutto vero quello che hai descritto ..seguiro’ il tuo pensiero “a modo mio”. Un abbraccio.Denise
Fantastico direi! Un abbraccio