Sto guardando la scena madre di un telefilm intitolato “Revenge”. Il copione è noto: amori travagliati, sotterfugi, tira e molla continui. Mi divertono le telenovelas, ogni tanto guardo quelle coreane, quindi guardo questa ennesima scena struggente con gusto e partecipazione.

Scritta I LOVE YOU.
Lei, la protagonista, si trova di fronte a lui, il protagonista. Lui è amareggiato e arrabbiato. Lei gli ha mentito nascondendogli un complotto degno delle macchinazioni del Conte di Montecristo (non proprio, diciamo il Conte in versione Harmony). Quindi lui si sente tradito. Lei affranta lo guarda. La tensione tra loro è palpabile, la passione anche. Alla fine succede quello che noi seduti sul divano aspettavamo con ansia.
Lui si avvicina le prende il viso tra le mani e si baciano. E’ talmente evidente che si amano che persino un bambino di 2 anni ci arriverebbe. Ma attenzione: lui dopo che ha baciato lei, ancora con il fiato spezzato e visibilmente scosso, le dice la bugia dell’anno.
Le dice che non ha sentito nulla, che per lui è finita. E lei ovviamente, essendo la protagonista femminile un po’ fessa della situazione ci crede. Anzi, non solo ci crede, se ne va indignata e ferita, sbattendo la porta. Lui rimane solo, si gira verso la telecamera e con sguardo sofferente si passa una mano sulla bocca come a voler sottolineare il dramma di quello che è appena stato detto. A quel punto io scoppio in una fragorosa risata. E’ troppo comica la situazione… non è umanamente possibile che lei sia così tonta da credergli… Oppure si?
Allora mi fermo e realizzo che c’è della verità in questa scena. Realizzo che spesso le persone perdono la capacità di leggere la situazione e quello che sta dietro le parole di chi gli sta di fronte quando si sentono rifiutate. Sentono il rifiuto, si spaventano, scatta l’orgoglio e smettono di ascoltare quello che c’è davvero per finire ad ascoltare quello che c’è nella loro testa. Prendono dannatamente sul personale il dolore altrui e diventano meno intuitive ed intelligenti.
L’INTELLIGENZA OLTRE IL RIFIUTO
Cosa accadrebbe se la protagonista, per una volta avesse l’intelligenza di smettere di concentrarsi su quello che lui dice e ascoltasse oltre le parole? Cosa accadrebbe se la protagonista si rendesse conto che l’amore tra i due non è affatto minacciato, ma che la persona di fronte a lei sta lottando con le sue idee riguardo a ciò che ritiene giusto e sbagliato?
Attenzione… non sto parlando di fare la donna (o l’uomo) ipercomprensivo, che a volte è anche peggio di quello che se la prende sempre. Sto parlando di avere la capacità di leggere davvero quello che è. E fidarsi della sensazione inequivocabile di quando sappiamo che anche se la persona dice quello che dice, non necessariamente lo pensa.
Le persone dicono un sacco di cose, ma non sempre le pensano davvero nel lungo termine. E questo non accade solo agli altri, accade anche a te.
Quindi, per tornare al telefilm, lui e lei si separano e ci vorranno parecchie puntate per fare in modo che si arrivi ad un chiarimento. Perché se l’amore non è sofferto non è vero amore, giusto? Rido di nuovo. Che scemenza.

Lucchetti degli innamorati
Mi fermo di nuovo e penso al modo in cui molti amano o si innamorano. A volte ci si innamora per reazione. L’innamoramento per reazione, come lo chiamo io, è quello che sentiamo verso un essere umano che ci mostra attenzione dopo che un altro essere umano che abbiamo amato ce la nega. Improvvisamente l’essere umano (donna o uomo che sia) che al momento ci valorizza, sembra essere la persona più incredibile del mondo, viene idealizzato e osannato e messo in continuo paragone nella nostra testa a quello precedente. Il pensiero diventa:
Tu sei migliore… non come quello/a di prima che alla fine non mi ha voluto… non mi ha amato… mi ha mollato… Io adesso sono felice… e tu soffri bastardo/a.”
La libertà inizia quando smettiamo di giocare a questo gioco di idealizzazione e demonizzazione e vediamo le cose per quello che sono davvero. E decidiamo di sentire di nuovo felicità non come reazione o come vendetta. Ma perché è la nostra natura essere felici a prescindere da chi ci vorrà o meno.
Come sarebbe se fossi libero o libera di amare a prescindere dal fatto che dall’altra parte ti ameranno oppure no? A prescindere dalla misura del tuo o del suo amore? E come sarebbe se ti sentissi libera o libero di amare anche qualcuno che ti ha mollato?
Non è che il tuo valore sia in discussione sai? Non è che se odierai quella persona allora finalmente ti sentirai meglio. A volte amiamo qualcuno che ci lascia e questo non ci rende deboli o incapaci di amare anche qualcun altro. Anzi, nella mia esperienza, ci rende forti e liberi di andare avanti nella direzione migliore per noi.
La conclusione che traggo è che quando smettiamo di avere paura delle reazioni e dei rifiuti degli altri, diciamo la cosa giusta, amiamo nel modo unico che ci appartiene, ascoltiamo a quel livello dove non ci sentiamo minacciati e riusciamo a leggere la situazione in modo saggio ed intelligente.
Smettiamo di idealizzare i nuovi amori a discapito dei vecchi amori e siamo liberi. Liberi di dare quello che per noi è buono dare. Liberi di mettere le regole giuste per noi in amore. Liberi di sentirci vulnerabili senza mai più sentirci stupidi. Liberi di godere a fondo di questa vita, godendoci i drammi da telenovelas sul piccolo schermo, sapendo che nella vita vera alla frase:
“Per me è finita”, saremo in grado di ascoltare oltre le parole e se qualcosa ci stride rispondere:
“Non è vero. Ma se vuoi in questo momento ti lascio il tuo spazio e ne parliamo con calma in un altro momento”.
Chiara
Ribalti sempre le prospettive e questo Chiara è quello che in assoluto mi piace di più quando leggo ciò che scrivi: non sono mai scontati i tuoi post:). Ribadisco anche qui!
Ciao! Da circa un anno mi sono lasciata con il papà di mio figlio, grande amore della mia vita… Inutile dire che non è stata una passeggiata e confesso che ancora ogni tanto mi prende lo sconforto.
La cosa fantastica è che ho la fortuna di parlarne spesso con Chiara che mi ha mostrato la verità, ovvero che l’amore non finisce ma cambia e che il fatto che le persone prendano un altra strada non significa che bisogna per forza smettere di amarle perché l’amore, quello più spontaneo di cui siamo capaci è davvero incondizionato. Tutto il resto sono solo pensieri…
Grazie Chiara!
@Anna: quando siamo in uno spazio di ampiezza tutti noi vediamo le cose da prospettive nuove… ed è così rilassante!
@Veronica: E’ un onore averti come amica, ma soprattutto è un onore averti accanto perchè sei una di quelle persone che colgono a un livello profondissimo la semplicità della vita e fanno tesoro di ogni momento. Grande Veronica.