Notte. Di Ferragosto. Notte.
Notte in cui si scrive. Notte.
Notte in cui l’animo si risveglia e vive sulle note di una canzone in ripetizione. Notte.
Notte in cui il cuore pulsa di vita. Pura vita. Notte in cui le stelle cadono e i desideri si esprimono. Notte.
Notte in cui il mondo tace e l’animo parla. Notte.
Notte che non si fa giorno, perchè ora è buio e non c’è bisogno di luce, perchè adesso c’è bisogno di buio e ombra. E penombra in cui distingui i contorni e percepisci le sensazioni dentro quei contorni.
Notte di Ferragosto. Di quando l’estate diventa sabato a mezzanotte. E’ quasi domenica, è quasi la fine della festa. E’ quasi una pesca che si stacca dall’albero, matura. E’ quasi, ma non ancora.
Perchè ora è notte. Di quelle che speri non finiscano mai. Di quelle in cui senti tutto. Tutto nello stesso istante, tutto come l’onda che travolge. Tutto. Ora.
Notte in cui si aprono varchi temporali. Di quelli che si aprono solo per te. Di quelli che solo tu sai. Di quelli.

Notte di ferragosto.
In cui guardi il cielo e sai da dove vieni. E anche se quella sensazione tra un attimo se ne andrà tu ti specchi nel firmamento e sai di appartenere al tutto. E spalanchi le braccia al cielo, perché è notte e nessuno riderà di te se per un attimo ti senti una cosa sola, un cielo solo, un essere divino fatto della stessa materia delle stelle. Notte.
Di Ferragosto. Notte.
Notte che custodisce e sigilla per sempre quel desiderio che è in te e che nemmeno tu sai perché. Ma che un giorno si avvererà. E anche se non sai ancora come, e ti sembra assurdo e pazzesco e illogico, tu sai che devi crederci. E non ti importa quando o come. Tu sai che devi crederci. Perché crederci ti insegnerà la fede. E la fede è quella scintilla divina che è stata messa in te e che risplende nei tuoi occhi ogni volta che credi e vedi, prima che accada.
Notte. Che sia buona. Per te. Dalla tua coach che guarda le stelle e ha fede. In lei. In te. Nei sogni. Nella vita.
Notte.
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