“Chiara..come godersi al meglio le vacanze senza stressarsi per cio” che non si è finito e cio’ che ci aspetta al rientro, ma soprattutto per esplorare nuovi pensieri e quindi nuove sensazioni e nuove visioni di se? baci e buone vacanze!!!!”
GIOVANNA – da un commento sulla pagina mia Facebook
Delle volte in cui sono partita, per lavoro, gite fuori porta, ferie a breve e lungo termine, non ricordo una volta in cui chiudendo la valigia o mettendo lo zaino in spalla io non abbia pensato:
“Potevo organizzarmi meglio. Se l’avessi fatto sarei riuscita a finire tutto.”
Quel “tutto” è stato nel tempo molte cose diverse. Quando ero giovane erano i compiti per le vacanze che ovviamente non avevo nemmeno iniziato. Quando sono cresciuta quel tutto è diventato concludere progetti, spedire e-mail, sistemare le fatture, avere la casa in ordine e pulita, gli armadi organizzati, il silicone del bagno ripristinato tra le piastrelle, i cactus della terrazza travasati quando crescevano…
Ecco perchè nel leggere il commento di Giovanna non ho potuto fare a meno di fermarmi e sorridere tra me e me. Molto spesso la nostra esperienza della vita è davvero molto simile.
Cosa è simile? Il fatto che a prescindere da quanto ordine abbiamo fatto prima di partire e da quanti progetti abbiamo chiuso, se nella nostra testa avremmo dovuto finire più cose, tenderemo a credere al pensiero che poiché non le abbiamo finite, non possiamo rilassarci fino in fondo.
Il punto è che quando finiscono quelle cose ne iniziano altre, e non posso onestamente dire che ci sia mai stato un momento in cui guardando in giro per casa, nel mio computer, nella mia vita ho pensato che fosse tutto a posto.
Perché di fatto, a ben guardare, c’è sempre qualcosa di cui occuparsi: si chiama vita in movimento.
NON E’ UNA SCUSA
Questa consapevolezza non è una scusa per non occuparmi delle cose, ma è un vedere come funzioniamo e prendere atto che lo stress è opzionale.
Lo stress lo si avverte ogni volta che c’è un pensiero stressante. Lo sentiamo quando crediamo che solo quando avremo sistemato tutto, allora ci potremo rilassare. Come se il relax fosse una sensazione che viene sprigionata in noi solo ed esclusivamente al completamento dei segni di spunta sulla nostra lista.
Se al completamente di quei segni di spunta però non facciamo un nuovo pensiero, la sensazione rimarrà invariata. Quello che accade davvero al completamento di qualcosa è che sorge in noi un pensiero di soddisfazione qualcosa tipo “ohhh finalmente” a cui segue un bel respiro di sollievo e una sensazione di ampiezza nel nostro corpo. Tutto questo viene da dentro.
Come favorirlo sempre di più?

Pronti a partire.
Inizia a renderti conto che nel momento in cui ti apri anche solo per un attimo all’idea che puoi rilassarti mentre completi tutto, e puoi rilassarti persino se non completi tutto, la tua esperienza dei preparativi pre-partenza cambia in un istante.
Spesso le persone non si permettono questo relax nel “mentre” perché credono che se si rilasseranno troppo non combineranno più nulla. Come se una certa dose di stress e tensione fosse funzionale al completamento dei progetti.
Purtroppo è falso. Quello che ti serve è focus, non stress. Quello che ti serve è chiarezza, non tensione. E a volte la chiarezza ti porta a vedere che onestamente, non finirai di fare tutto, probabilmente mai.
La vita in movimento ti presenterà presto la prossima cosa da fare e a volte non sarai nemmeno tu a sceglierla. Eppure quando vedi che nonostante il movimento della vita, i progetti che si aprono e si chiudono, il silicone del bagno da rinfrescare e quel progetto di lavoro lasciato a metà, il tuo benessere è lì pronto ad emergere, ecco che allora saprai con facilità farti una semplice domanda:
“Tra tutte le cose che vorrei finire e fare prima di partire, qual è quella più importante?”
Fermati e ascolta la risposta. Poi quando emergerà fai ciò che devi. Una volta finito, se ti avanza tempo, fatti di nuovo la domanda. Metti tutti i segni di spunta che puoi. E quelli che non puoi, lasciali incompleti nella lista.
La stessa lista la riprenderai in mano al ritorno delle ferie, rendendoti conto che forse alcune di quelle cose non ti interessa più completarle. Allora le depennerai e aggiungerai quelle che si sono aggiunte. E poi dalla stesso spazio di serenità guarderai di nuovo la lista e ti chiederai:
“Tra le cose della lista ora, qual è la cosa più importante e utile da fare ora?”
Fermati, ascolta la risposta. Poi quando emergerà fai ciò che devi. E rilassati: non c’è davvero tutta la fretta che credi.
Buone ferie dalla vostra coach che si appresta ad iniziare le sue.
Chiara
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