“A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta.”
Proverbio popolare
Pazientare. Attendere. Aspettare. Mettersi in standby. Il tema dell’attesa e della pazienza da una decina di anni mi affascina.
Ricordo quando ero diciottenne con il mio telefonino Alcatel che fissavo il monitor in attesa di un messaggio del ragazzo che mi piaceva. Ricordo la sensazione di attesa logorante e il sollievo nell’udire il bip-bip che segnalava l’arrivo dell’agognato SMS.
A quel tempo pensavo che aspettare fosse una condanna. Una specie di “non ti resta altro da fare”, una pena che dovevo subire. Mi toccava aspettare, ma se avessi potuto scegliere avrei scelto di agire, di dire, di fare. Non solo con i ragazzi, ma in qualsiasi altro aspetto della mia vita.
Ora invece vedo quando il pazientare sia un’arte e un dono immenso.
La capacità di attendere è un dono dell’animo. Attendere il momento giusto. Attendere di essere nel giusto spazio. Attendere che la confusione passi. La pazienza trovo sia una delle sfaccettature del tempismo. Ed è un arte di cui desidero raggiungere la maestria.
ATTENDERE, NON PROCRASTINARE
“Quando il vino s’è fatto aceto, non serve cambiare il rubinetto.”
Proverbio popolare
Attendere il giusto momento, non ha nulla a che fare con il procrastinare. In ogni attimo esiste dentro di noi la possibilità di considerare eventi e idee da prospettive più nebbiose o più chiare.
La capacità di comprendere quando accelerare e quando rallentare è una diretta conseguenza del vedere qualcosina in più, di momento in momento, sulla natura del pensiero.
NEL DUBBIO, ATTENDI

Sei su un’auto e stai guidando su una strada poco trafficata quando cala una fitta nebbia. La domanda è: sei in pericolo? La risposta è: no.
Non più del normale pericolo che avresti nel percorrere una qualunque strada in auto. La nebbia in sé non è pericolosa, ha solo l’effetto di limitare momentaneamente la tua visibilità. Se decidi di mantenere la velocità di rotta come se fossi su un rettilineo con il cielo terso, è più probabile che tu vada incontro a potenziali pericoli, sbandamenti, persino incidenti. Ma se adatti la velocità di rotta alle condizioni che ti si presentano, e rallenti, avrai il tempo per notare le curve, gli stop, eventuali ostacoli e rimanere in carreggiata.
La nebbia limita la tua capacità di vedere lontano. Esattamente come fa il pensiero in determinati momenti.
QUELLA VOGLIA DI SPEGNERE I PENSIERI
“Cosa farò dopo la separazione?”
“Cosa farò se non riesco a pagare tutto?”
“Cosa farò adesso che abbiamo litigato e non mi risponde?”
“Cosa faccio con tutti questi progetti aperti?”
“Che succede se mi ammalo?”
… pensieri, pensieri, pensieri. Prendono forma, girano nella testa, sono sempre gli stessi, a volte ci stringono la gola e lo stomaco, a volte ci tolgono il sonno tanto da desiderare solo di poter avere un interruttore per spegnerli e riposare.
Quello che ho compreso in questi anni, è che non c’è bisogno dell’interruttore quando si comprende sempre di più la natura di un pensiero. Non sono in pericolo nel passare una notte in bianco. Comprendere di più mi farà inevitabilmente attendere senza patire, mi farà sostare lasciando che la nebbia passi, mi metterà in quella condizione di ascoltare le domande che mi ronzano per la testa, senza la necessità di dare loro una risposta o di trovare una soluzione nella confusione.
Quando la nebbia sarà passata, perché passerà, alcune domande svaniranno nel nulla, alcune soluzioni e nuove direzioni emergeranno. Miracolosamente, sentirai di nuovo una piacevole sensazione di riposo e quiete che credevi perduta, ma che era lì pronta a riemergere.
Erroneamente le persone pensano che comprendere i 3 Principi sia aspettare sempre una buona sensazione per fare qualsiasi cosa. Quello che io vedo oggi è che una buona sensazione coesiste anche in una non-buona sensazione.
Non hai bisogno di essere più illuminato di quello che sei, di far finta di comprendere gli altri più di quello che realmente riesci a fare. Di perdonare più di quello che si scioglie spontaneamente nel tuo cuore. Il desiderio di essere più illuminati e saggi, spesso è solo altra nebbia che cala di fronte a te e ti impedisce di vedere che un pensiero, per quanto intenso nel bene e nel male sia, rimane un pensiero.
E che tu lo voglia o meno ti attraverserà quando e come vorrà, dandoti una esperienza sensoriale di qualsiasi cosa ti passerà per la testa.
ATTENDERE NON E’ NASCONDERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA

Una volta che la nebbia è passata, potresti avere delle risposte. Magari ti verranno in mente azioni da fare più o meno strategiche. Potresti avere il desiderio di prendere decisioni importanti o di cambiare alcune cose della tua vita. La bellezza di comprendere i 3 Principi è il vedere le infinite possibilità che si stagliano davanti ai tuoi occhi non appena la nebbia si solleva e ti permette di vedere cose che fino ad un attimo prima ti erano celate.
Quando le persone tornano in questo spazio di chiarezza e visione, riescono a fare più cose, riescono a dire quello che conta per loro, riescono a godersi la vita e a smettere di essere dominate dalla fretta.
PIU’ CHIAREZZA, PIU’ VITA, PIU’ DESIDERI AVVERATI
Quest’anno nella mia vita sono accadute molte cose. La maggior parte stupefacenti. Forse la cosa più importante è che mi sono resa conto che molti desideri che ho espresso negli ultimi anni, e alcuni che avevo espresso 16 anni fa, si sono avverati, superando di gran lunga le mie aspettative.
Vedo sempre più chiaramente che ognuno come dice Robert Fritz “vuole quello che vuole” e che una volta che vengono svelate tutte le bugie che raccontiamo primariamente a noi stessi, quello che rimane è verità e saggezza. Non una saggezza o una verità universale, ma una saggezza che è profondamente giusta per noi, per questo momento.
Una saggezza che toglie la fretta dal nostro cuore e ci guida in un equilibrio di attesa e azione con un tempismo perfetto.
Per me, in questo, c’è un potenziale di realizzazione dell’unicità dell’essere umano immensa.
Per molti i 3 Principi sono stati illuminanti per vivere nel momento presente senza più correre in avanti con il pensiero, senza più guardare al passato con sofferenza.
Per molti i 3 Principi sono una via di realizzazione spirituale in cui l’amore diventa la base di ogni loro scelta, oltre la contaminazione del nostro pensiero personale, come scriveva Sydney Banks.
Per me in questo preciso momento la comprensione dei 3 Principi apre porte di infinita genialità per l’essere umano. Apre la porta a chi vede in anticipo cose che ancora non sono, ma che potrebbero. Apre la porta a chi comprende che ciò che era ieri non per forza deve guidare ciò che è oggi.
Apre la porta alla realizzazione di quello che per noi conta davvero, entrando nello stesso spazio di apprendimento senza sforzo che permette ad un bambino, senza che nessuno glielo spieghi, di alzarsi in piedi e camminare in equilibrio perfetto. Apre la porta allo sperimentare l’attesa come dono e non più come condanna.
Allora ripenso al proverbio con cui ho aperto questo post:
“A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta.”
Non so chi l’abbia pensato la prima volta, ma so che chiunque fosse, nel realizzare questa profonda verità, era in uno spazio in cui stava attingendo a un pezzetto di verità universale. Di quelle verità che sono semplici come bere un bicchiere d’acqua, ma che nutrono l’animo facendolo gioire nel profondo.
Chiara
PS: Tra 4 settimane esatte ci sarà il Congresso Nazionale 3 Principi. Una possibilità unica e meravigliosa di aprire infinite possibilità nella tua vita. Noi ci saremo. E spero anche tu!
Grazie Chiara! Noto che molto spesso quando il mio pensiero è agitato mi costa fatica stare ferma e soprattutto zitta a volte ci riesco e a volte no, ma la cosa fantastica è che dopo aver compreso i tre principi tutto ciò non mi spaventa più e non sembra più una questione di vita o di morte. Non mi giudico anche se a volte succede che perdo il controllo perché so che non è pericolo e tutte queste cose le ho imparate si nella mia esperienza, si grazie ai 3p ma soprattutto osservando e stando vicina a te! Quindi rinnovo il mio grazie per tutto ciò che hai scritto e che mi doni con la tua esperienza personale e lavorativa!!!
@Veronica: Veronica. Fortunato chi ti incontra lungo la sua strada. Un abbraccio amica mia!
Ciao carissima Chiara!!! Articolo denso! Una cosa che ha catturato la mia attenzione e che sento proprio importante è “Quello che io vedo oggi è che una buona sensazione coesiste anche in una non-buona sensazione”. potresti dire qualcosa in piu’? grazie un abbraccio forte
@Giovanna: Carissima Giovanna alla domanda rispondo che potrei dire qualcosa in più, ma non oggi. Io credo che ti sia arrivata una sensazione mentre leggevi quelle parole. Hai visto qualcosa che per te ha senso. E aggiungere altre parole in questo momento, ti porterebbe probabilmente fuori strada dall’ascolto di quella sensazione che hai provato… e che forse, anche se ancora non ti è chiara, ha solo bisogno che tu ti metta in ascolto e stai a vedere cosa emerge. Se tra una settimana avrai ancora dubbi o domande ti risponderò volentieri sai? Quindi la proposta è semplice. Stai con la tua domanda, vedi cosa emerge. Poi se hai ancora voglia/bisogno scrivimi qui. E io risponderò. Un bacione, torna a trovarmi!