Una persona che sorride con gli occhi è una persona che ha imparato a non trattenere le lacrime.

Occhi trasparenti.
Un adulto che lascia uscire le proprie lacrime, senza sentirsi a disagio, pare essere diventata merce rara. Come se piangere significasse più di ciò che è. Come se fosse debolezza e non il potente modo in cui le nostre emozioni si scaricano inondando il nostro animo di sollievo e nutrimento.
Piangere sembra essere adatto se qualcuno muore, se succede qualcosa di grave. Cresciamo e dimentichiamo che quando eravamo piccoli piangere era un sollievo. Piangevamo anche se ci sbucciavamo lievemente un ginocchio. Allora non era sbagliato concedersi quei due minuti di pieno sfogo. Poi alla fine passava tutto, e il dolore guariva.
Piangere è così dannatamente bello. Piangere per un film, piangere perché è intenso quel che sentiamo, perché stiamo guardando un tramonto, perché qualcosa non è andato come volevamo o perché qualcosa è andato meglio di quel che credevamo. Piangere da soli in un parcheggio con la nostra canzone preferita in repeat. Piangere tra le braccia di qualcuno senza dover spiegare il perché.
Quand’è che abbiamo iniziato a credere che piangere fosse una cosa da bambini?
Quand’è che ci siamo induriti così tanto da pretendere da noi stessi di trattenere le lacrime, il dolore, la tristezza?

Cascata con arcobaleno.
Quando esattamente abbiamo creduto che fosse da persone forti “trattenere” senza darci la possibilità di aprire le dighe dei nostri condotti lacrimali e lasciare che la tempesta si sfogasse, per trasformarsi in arcobaleno?
Non lo so. Forse è perché tra qualche settimana dovrò togliermi l’ultimo dente da latte, ma sai che penso? Che ogni adulto che conosco ha bisogno di tanto in tanto di ricordarsi che piangere è bello. Che dopo il pianto arriva il sorriso. Che le cose più semplici sono le più belle. E che tutti noi abbiamo una capacità innata di diventare forti, adulti e responsabili senza indurirci.
Allora in questa domenica in cui termina la mia settimana di sessioni, corsi, Madrid, storie vissute e raccontate, lacrime di gioia, di tristezza e stanchezza, penso solo che tutti dovrebbero farsi un bel pianto. Uno di quelli inconsolabili.
Uno di quei pianti in la pancia fa rumore perché il diaframma si sblocca… uno di quelli in cui alla fine qualcuno ti guarda, sorride e ti dice “sei inguardabile” …. e allora tu scoppi a ridere, perché la tempesta è finita. Finita davvero. E l’unica cosa che rimane nel tuo animo è leggerezza.
Buon pianto a te.
Dalla tua life coach,
Chiara
Quello che I 3P tirano fuori è un vissuto è quello che da bambina era normale fare, poi cresci e siccome non vedi più tanto per la tua “troppa vita “non ti permetti più di farlo.Angosce e dubbi ti raffreddano e nn vedi e nn capisci, provi tante strade fino a che ti trovi davanti a quella che senti sia la Tua Strada e cominci a percorrerla e tutto cambia,tutto torna ad essere normale e ti permetti di riprovare quelle farfalle allo stomaco che ti dicono “vai continua è la tua strada continua non fermarti è un lungo percorso ma è quello giusto”
Grazie di tutto
….Mi ricorda qualcosa quel tipo di pianto che descrivi…
Grazie Chiara.
Ciao Chiara. Sono felice per quello che hai scritto. Il pianto è la mia unica e grande valvola di sfogo…in ogni occasione e nn mi vergogno affatto.
Mi commuovo per tutto, sole, luna, fiori, vita e respiro.
Piango per far uscire il dolore che nn se ne va, per gratitudine e per le cose belle che ho che spesso si identificano in persone speciali che riempiono la mia vita.
Insomma grazie per aver dato voce a questa emozione spesso nascosta.
Un mega bacione
Care ragazze, Sabrina, Denisa e Marta! Che bello avervi qui con me. Dico davvero. So che spesso mi leggete anche quando non commentate ma quando vi leggo, vi confesso che i post hanno tutto un altro sapore. E’ come se vi avessi di fronte a me in un corso e potessi guardarvi negli occhi. Io dico una cosa, voi ne dite un’altra… dialoghiamo… esploriamo… conversiamo… e usciamo da questo scambio con nuove prospettive ed intuizioni. Oppure ne usciamo semplicemente più belle e facendo un ampio respiro. Tornate a trovarmi presto!