Ci sono due cose che non dovremmo mai fare nella vita: la prima è andare a tagliarci i capelli quando ce lo dice qualcun’altro. La seconda… beh… procediamo con ordine, una cosa per volta.
Partiamo dalla prima: tagliarsi i capelli perché ce lo dice qualcun’altro. Ho commesso questo tragico errore il venerdì prima del II° Congresso Nazionale 3 Principi, quando su caldo suggerimento di Alex ed Annalisa ho telefonato alla parrucchiera e fissato l’appuntamento. Nella mia testa avrei dovuto fare solo la piega, ma su loro insistenza ho deciso che avrei dato anche la famosa “spuntatina”.
La loro argomentazione chiave era convincente: presentarsi al meglio è rispettoso nei confronti delle persone.
Seduta sulla sedia della parrucchiera, alla domanda “Allora, che facciamo?” ho risposto in automatico “Dai una spuntatina”.
Contro ogni previsione, la parrucchiera ha fatto un insolito commento: “Non sono particolarmente rovinati, sei sicura di tagliarli?” ed io sempre in pilota automatico ribadisco “Si, dai una spuntatina”.

Scimmie che si coprono occhi, bocca, orecchie
Dentro di me, la sensazione di fondo è che sia un pessimo momento per tagliarli. Il taglio sta per iniziare, sarei ancora in tempo per dirle “No, aspetta, ferma tutto, fammi solo la piega…”
La scelta logica è proseguire, quindi taccio e la prima ciocca di capelli cade. La scelta è logica, non saggia. Come molte altre scelte che facciamo nella nostra vita.
Zac-zac. 45 minuti dopo e 8 centimetri di capelli in meno guardandomi allo specchio penso “Ho fatto una cazzata”. Il taglio in sé è bello, la piega ben fatta, ma io sono arrabbiata con me stessa per non essermi ascoltata.
Da fuori la differenza non si nota, ma la noto io e in questo preciso momento realizzo che non è una questione estetica: mi sarebbe tanto piaciuto iniziare la giornata del Congresso con gli stessi identici capelli con cui l’avevo preparato negli ultimi tre mesi. Quegli 8 centimetri lì a terra erano parte del lavoro fatto e vederli staccati da me quasi mi fa scoppiare a piangere.
Reazione esagerata? Ovviamente. Eppure ennesima conferma che esiste un giusto tempo per ogni cosa e che quello non era il momento di tagliare.
Tornando a casa triste e insoddisfatta però ho una incredibile realizzazione: la nostra saggezza ci parla costantemente ed è sempre pronta a sostenerci in tutti i nostri cambi di rotta e a consigliarci anche dopo che non l’abbiamo ascoltata.
Per un attimo mi sale la rabbia per aver dato ascolto ad Alex e Annalisa e poi vedo con chiarezza che la mia scelta finale non è stata in alcun modo influenzata da loro, ma solo ed esclusivamente dal mio pensiero. La rabbia svanisce.
Non mi sono fatta dare una “spuntatina” perché me l’hanno detto loro, l’ho fatto perché l’ho deciso io. Ho pensato:
“Se Alex e Annalisa che hanno più buon gusto di me, dicono che è meglio tagliarli, è meglio farlo”.
Alex e Annalisa non mi hanno costretta, non mi hanno puntato una pistola alla tempia. Mi hanno offerto il loro consiglio. Ero libera di accettarlo o meno. Ero libera anche di ignorare la mia saggezza.
Colpa mia quindi? No. Non colpa. Scelta. E sì, scelta mia di aver dato una spuntatina.
Sabato mattina guardandomi allo specchio noto che la piega con l’umidità della notte si è sciupata. Che faccio? La saggezza risponde e stavolta l’ascolto: “Lavati i capelli e rifatti la piega”. Sembrava un controsenso dopo aver speso i soldi per farlo il giorno prima. Ma so che è la cosa migliore. Quindi lo faccio.
In questo semplicissimo, direi banale, episodio di vita quotidiana ho imparato qualcosa di fondamentale e realizzo con chiarezza la seconda cosa che non dovremmo mai fare: non dovremmo mai smettere di fidarci della nostra saggezza.
La saggezza è quella sensazione che ci guida con garbo e semplicità e ci aiuta di momento in momento a prendere le nostre decisioni valutando tutti i pro e i contro, in modo intuitivo e semplice. La saggezza ogni tanto segue la logica comune, ogni tanto ci apre scenari alternativi… sempre ci fornisce modi, sequenze, idee giuste e adatte a chi siamo esattamente in questo istante e a quello di cui abbiamo bisogno proprio ora.
Quindi… cosa ha da dirti la tua saggezza in questo preciso momento?
Buon ascolto e buon lunedì a tutti, dalla vostra coach, C. G.
Chiara Grandin
Bellissimo Chiara,ho imparato a dare più ascolto alla mia saggezza e soprattutto essendo io un’inpulsiva,a capire se la decisione presa è data da impulsività o saggezza,devo dire che molte volte è saggezza altre no,ma lavorando ci arriverò.
Un passo alla volta.
Sono veramente contenta di sapere che ti é stato utile. Non serve che ci lavori. Basta che ascolti e credimi lo sai giá fare molto bene!