Il dolore è silenzioso. Non fa rumore, ma si sente. A volte ti sembra che ti faccia a pezzi. E io oggi sono a pezzi. Non sono a pezzi perchè ieri è morta la mia ultima nonna. Non sono a pezzi perchè ho la febbre. Non sono nemmeno a pezzi perchè un paio di miei amici stanno affrontando sfide che io in nemmeno una vita intera di racconti ho sentito e mi sento impotente. Sono semplicemente a pezzi e mentre scarto la confezione delle spugne da bagno nuove e immacolate, per un momento mi trovo a sorridere che la cosa che mi darà conforto in questo sabato sera davvero alternativo è pulire il bagno di sotto, con la lentezza di una vecchia locomotiva stanca, mentre nelle cuffie suona in repeat THE SCIENTIST dei Coldplay. I Coldplay… a momenti non so neppure chi siano… davvero sono a pezzi.
Sul tavolo del soggiorno dove scrivo, faccio le sessioni online, creo, ci sono sparsi gli appunti del corso sulla Leadership che terremo a Verbania Alex ed io la prossima settimana. Mi cade l’occhio su una delle frasi più belle che ho letto in questi giorni:
“Courage and fear are not mutually exclusive. Most of us feel brave and afraid at the exact same time. We feel vulnerable.”
“Il coraggio e la paura non si escludono l’un l’altro. Molti di noi si sentono coraggiosi e spaventati allo stesso tempo. Ci sentiamo vulnerabili.”
Mi sento vulnerabile. Coraggiosa e spaventata allo stesso tempo. Mi viene da dire che sarò congruente come non mai a questo corso. Sono stata accanto a tante di quelle persone in questi anni nei momenti più oscuri della loro vita, che non posso di certo dire di non conoscere le tenebre. Conosco le tenebre annidiate nell’animo umano del più insospettabile dei guerrieri. Conosco gli abissi oscuri in cui cadono le persone. Li ho conosciuti per me stessa, ma ho conosciuto anche le mille sfumature che prendono ascoltando le persone e guardandole con amore quando tutto sembrava loro perduto.
Non si può stare accanto nella verità totale accanto a qualcuno che soffre se non si è disposti ad essere impauriti e coraggiosi allo stesso tempo. Spaventati di quello che sentiamo, ma fiduciosi che non durerà per sempre. Impauriti di qualcosa che a volte nemmeno noi sappiamo cosa sia, ma prendendo il coraggio in mano e andando avanti un passo alla volta sostenuti dalla nostra saggezza più profonda.
Recentemente ascoltavo una bellissima intervista a Erika Bugbee che raccontava di come la lasciasse stupita il fatto che per il solo fatto di conoscere i 3 Principi, molte persone credono di dover sempre stare in una “buona sensazione”, come se la “cattiva sensazione” fosse da evitare. L’ennesima trappola, l’ennesimo modo di cui diventare schiavi. L’ennesima maschera da indossare, quando in realtà la comprensione dei Principi può spalancare le porte al sentirci davvero bene, qualsiasi pensiero/sensazione stia attraversando proprio ora il nostro corpo, la nostra consapevolezza, senza l’esigenza che sia diverso da ciò che è.

Io stanotte, mentre i Coldplay continuano a suonare nella mia testa, ripenso alla scena finale del film Miami Vice del 2006. E’ una scena stupenda, tristissima, intensa. Ci penso perchè rispecchia esattamente come mi sento. Sono ai titoli di coda di qualcosa e, a pezzi.
Ma sai la cosa bella di tutto questo dolore? So che viene dal mio pensiero, da ciò che mi sta attraversando, e non mi interessa cambiarlo.
E’ perfetto così. Oggi sono a pezzi. E scrivo di notte. E bevo caffè. E probabilmente non dormirò. E probabilmente fisserò la parete continuando ad ascoltare questi Coldplay con la spugna del bagno tra le mani. E sentirò quello che sento, continuando a mettere in repeat nella mia testa la scena finale di Miami Vice. Sapendo che ad un certo punto anche io come Sonny, mi alzerò e inizierò a camminare, lasciando che il dolore ceda il posto al sollievo.
Perchè è così che andrà. E’ così che funziono. Ed è così, credimi, che funzioni anche tu.
Buonanotte di cuore.
La tua coach.
Chiara
Non c’è niente da aggiungere in questo racconto…racconti a pieno quello che stai vivendo, che poi è quello che noi tutti prima o dopo ci capiterà di vivere…un bacio e un forte abbraccio♥️
Che belle le tue parole Chiara… Tutti nella vita prima o poi affrontiamo il dolore, lo spavento. In alcuni momenti anche la vera e propria disperazione. Da quando conosco i 3 principi ho scoperto che tutto questo non è pericoloso. I miei pensieri sono legati a questo dolore ma non mi sforzo più di cambiarli e di pensare per forza positivo. I pensierii passeranno e quando succederà sentirò il sollievo e la bellezza di un nuovo momento… Però rimamgo li, ascolto questo dolore e ne faccio esperienza… Passerà come tutte le cose e tornerà il sereno. Ti abbraccio
Leggo il tuo post mentre sono ancora sotto le coperte, senza la forza di alzarmi per affrontare questo nuovo giorno buio come i precedenti. Le tue parole sono una scintilla di speranza che forse la vita ha ancora qualcosa di buono per me. Un abbraccio
Come si può affidare alla penna qualcosa come il pensiero che è in continuo cambiamento? Il mio pensiero é più veloce del tempo che mi serve per descriverlo posso solo usare il ricordo per ascoltare una sensazione piacevole profonda che mi colpisce quando leggi pensieri come i tuoi e la bella sensazione é quella di sapere con certezza che un Amore più grande che mi conosce da sempre veglia sulla mia VITA perché vada nella direzione giusta: diventare quella CHE SONO mamma
…
Ad ognuno di voi che ha scritto. Grazie. Sapere che scrivo al servizio di qualcosa di più grande di me stessa è la forza più grande che io possa sentire in questo momento.
A Orsetta dico che so che prima o poi anche lei tornerà in pista. Ad Elena, che continueremo il nostro cammino insieme. A mamma, non ho bisogno di dire nulla. A Checco… che mi sostiene sempre nei momenti più importanti. Ad Agnese che so che c’è. Un abbraccio a voi tutti.
La certezza di essere sempre al sicuro. La fede che mi sostiene. L’amore che mi mostra nuove strade. Grazie Chiara.
@sara: bellissimo quello che scrivi. Ti voglio bene.
anche se già lo so, perchè proprio voi, tu ed Alessandro, me lo avete, più che insegnato direi “illuninato”, leggerlo in queste tue meravigliose parole, ha un grande effetto “confortante”, una calda e morbida coperta di cachemire in un freddo pomeriggio d’inverno
grazie
@Mary: non vedo l’ora di leggere quello che tu saprai scrivere con la tua prospettiva unica!