Ho appena appoggiato la mia mano sul davanzale esterno della Negra Tomasa all’angolo di Calle Espoz y Mina, Madrid. Il muro è rosso mattone. E’ così da anni. Certe cose non cambiano mai.

Osservo la mia mano attraverso la lente della fotocamera. Sto invecchiando. Le vene sono più sporgenti, e le rughe sono evidenziata dall’abbronzatura… le mani non mentono. Mi viene da pensare che le mani sono lo specchio della nostra esperienza corporea… si possono ritoccare tante cose, ma le mani raramente mentono… per questo mi piacciono.
Le mani delle persone raccontano la verità. Non hanno bisogno di fingere. Se le guardi bene ti raccontano cose che persino la persona a cui appartengono a volte dimentica. Le mani delle persone sono vere… sarà per questo che quando si uniscono alle mani di altre persone possono scattare cose così profonde che nemmeno a volte un bacio.
Le mani quando toccano e ascoltano sanno percepire cose che la parola non coglie. Osservo ancora una volta le mie mani con lo smalto fluo messo dalla ragazza che oggi con maestria incredibile mi ha fatto l’unica manicure della mia vita. Già… in 36 anni non mi ero mai fatta fare una manicure da altri. E’ stata una di quelle cose fatte quasi per caso, che mi hanno dato l’idea di quanto sono cambiata negli ultimi 5 mesi della mia vita.
Mesi intensi davvero. Ed ora sono qui, nella mia città preferita al mondo, con la mano poggiata su uno dei luoghi che amo e come canterebbe uno dei miei cantanti preferiti “SIGUO SIENDO YO”… “continuo ad essere me stessa”.
Tutto cambia, ma non il mio desiderio profondo di essere me stessa e aiutare chiunque incroci il mio cammino a fare lo stesso.
Scatto una foto alla mia mano. Voglio ricordare questo momento. Poi alzo lo sguardo e incrocio quello di una passante che mi guarda incuriosita. Le sorrido… lei mi sorride. Poi ci separiamo. Se le mani non mentono sulla nostra età e la nostra storia di vita, nemmeno gli occhi possono farlo. Ecco perché mi piace guardare negli occhi le persone. Perché mi piace vedere oltre tutto quello che non dicono a parole. Non lo faccio perché ho interesse nel sapere i fatti altrui. Lo faccio perché amo carpire quella scintilla di pura vita che si nasconde dietro tutte le complicazioni mentali che le persone si costruiscono.
E allora a volte, smetto di ascoltare quello che dicono e semplicemente le guardo. E mi sintonizzo solo su quello che davvero vorrebbero trasmettermi se non avessero paura, se non credessero di essere sbagliate, se non si sentissero in colpa… se non…
Mi piacciono le cose vere.
Guardo per un momento il mio riflesso sulla vetrata della Negra Tomasa mentre aspetto Annalisa, che mi deve raggiungere per l’aperitivo. Ai due lati del mio naso ci sono due solchi, più evidenti di qualche anno fa, che arrivano fino agli angoli della bocca. Sto invecchiando. Tra qualche anno il mio viso rifletterà sempre di più il vissuto su questa terra.
Sì, sto invecchiando.
Ma il punto è che sto anche vivendo. Sono più viva ora di quanto sia mai stata nella mia intera esistenza. E la prova che sto vivendo sono quei solchi che, ad ogni nuovo passo su questa terra, si faranno più evidenti fino a che arriverà il giorno in cui smetterò di vivere in questa forma e, forse, diventerò altro.
Per un lunghissimo momento il mio pensiero va al fratello della mia amica Veronica, quello che è morto una settimana fa. Per un momento lo sento nell’aria. Per un momento sono in pace con la morte…

Poi respiro e torno qui. Dalla porta dell’Hostal Rio Paranà esce Annalisa. Mi vede. La vedo.
“Vamos amiga mía, a disfrutar de la vida!”
Andiamo amica mia. Godiamoci il nostro aperitivo a Madrid.
Chiara… siempreclara.
Bellissimo, sempre pura vita! Mi hai ricordato delle cose importanti e la semplicità e la bellezza della vita!😘
Molto cool Chiara 💜 Questo articolo mi suona tanto famigliare. Ho avuto pensieri simili questi giorni. Grazie per le tue condivisioni e ispirazioni bellissime
Vamos a disfrutar de la vida…
Amiga Mia…
Oltre la paura, oltre il pensiero e oltre il dolore.
Grazie
Chiara
Quando ho visto questa foto ho pensato: “di chi sarà questa mano, Chiara non di certo, lei non si mette lo smalto rosa”. Mi sono sbagliata e non sai quanto mi ha fatto bene rendermene conto. Sei cambiata, hai scritto, e non sempre le persone che ci vogliono bene se ne accorgono. Per x motivi. Non voglio sindacare su questo.
Le persone che voglio bene possono cambiare e io posso non accorgermene. Questo è qualcosa sulla quale voglio soffermare il mio ascolto.
Grazie!