Nelle ultime due settimane il tema più ricorrente nelle mie sessioni di coaching e nei miei gruppi è stato quello della sensualità e di come sentirsi più sensuali. La sensualità è largamente fraintesa a mio parere e molto temuta. E’ temuta come tutto quello che non si conosce, e se non conosci qualcosa non puoi sperare di comprendere la sua essenza.
Allora mentre leggi il post di oggi ti invito a restare in ascolto di te stesso/a con due domande nel background della tua mente. La prima: cosa significa per te essere sensuale? La seconda: come vivi la tua sensualità? Lascia che le domande scivolino leggere nel tuo animo mentre ti racconto cosa significa essere sensuali secondo me.

La prima cosa che sento profondamente vera sulla sensualità è che è naturale come respirare. La sensualità, per me, non ha a che fare con stereotipi o standard di bellezza imposta. Non ha a che fare con giochetti di seduzione che spesso sono giochetti di potere. Non ha a che fare con lotte superficiali dove vince chi si fa desiderare di più. La sensualità in definitiva è molte cose, ma non un’arma, almeno non per quello che mi riguarda. Direi piuttosto che è una esaltazione della nostra consapevolezza di essere vivi.
La sensualità è quella caratteristica del nostro animo che si sprigiona da dentro verso fuori, quando ci sentiamo vivi, liberi, capaci di sentire quel che stiamo sentendo senza censurarci. La sensualità è quella caratteristica dell’animo che si libera naturale in noi quando smettiamo di avere paura di essere magnetici.
La sensualità è anche la nostra capacità sensoriale, di sperimentare il nostro pensiero sulla vita attraverso i nostri sensi.
La sensualità credo sia largamente fraintesa, fondamentalmente perché le persone si danno poco il permesso di esplorarla dentro di sé, ascoltarsi, conoscersi. Apparentemente sembra che tante persone siano libere e disinibite, ma la miglior posa, il miglior movimento, il miglior vestito, la più perfetta espressione seducente del viso, risulta totalmente vuota quando è solo qualcosa di appreso e non qualcosa che parte spontaneamente da dentro.
E’ come nel ballo. Chiunque può imparare una sequenza di movimenti e farli anche discretamente. Altro paio di maniche invece è chi sente la musica. Chi fa suo il ballo o la danza che sta facendo.
La sensualità ha che fare più con quella qualità del nostro animo di quando si esprime qualcosa di profondo che nasce dentro senza paura e… a modo nostro.

Durante il percorso con le strepitose donne del mio gruppo annuale di UNA VITA MERAVIGLIOSA A MODO TUO, dalla scorsa settimana stiamo conversando proprio su questo: sull’essere sensuali, forti e libere a modo nostro. Il modo in cui ognuna sta sperimentando lì fuori nel mondo la propria forma di essere sensuale è unico, eppure i risultati sono simili per tutte.
C’è più leggerezza nel fare le cose. C’è più libertà nel dire quello che vogliamo davvero, a noi stesse, al lavoro e con le persone che amiamo. Ci si sente più magnetiche, più coraggiose e capaci di far accadere quello che per noi conta davvero. Ci si sente vive.
La Sensualità è forza e coraggio
La sensualità è forza e … coraggio. Il coraggio di essere luminosi. Il coraggio di mostrare quanto siamo potenti e la forza di sentire la nostra natura indomita senza spaventarci… oppure spaventandoci anche, ma andando avanti comunque.
Quando la nostra sensualità viene finalmente lasciata libera di esprimersi ci si sente accoglienti e più capaci di ascoltare la vita e le persone oltre le parole, al cuore di quel che conta davvero.
Perché in un mondo dove spesso gli uomini sono un po’ snervati e stressati dalle donne, e le donne sono un po’ arrabbiate con gli uomini, servono sempre di più persone che vadano oltre le eterne diatribe e gli eterni luoghi comuni uomo-donna e tornino a riconnettersi alla propria essenza e alla propria sensualità per riscoprire se stessi e la propria forza guardando finalmente l’altro con occhi colmi di bellezza, poche paranoie e tanta autenticità.
E adesso dimmi… cos’è per te la sensualità?
Buona settimana dalla tua coach,
Chiara
Mi ricordo una volta che hai commentato un mio video durante la scuola di Eleva, dicendo che avevo una voce “suadente” e io ho letto “seducente”. Naturalmente per me aveva una connotazione negativa il termine seducente, perché sono sempre stata connotata così! Questo per dire che mi hai fatto vedere qualcosa che non sapevo neanche esistesse nel mio vocabolario, mi ha arricchito e mi ha fatto entrare più in contatto con me stessa. Grazie cara. Sempre preziosa.
La sensualità è stata sempre nella classifica delle cose sbagliate, pericolose, da cambiare, fino a quando non ho iniziato ad esplorare i 3 Principi. Poi qualcosa è cambiato.
Oggi è più qualcosa di naturale e spontaneo, come descrivi bene tu. In realtà l’ho è sempre stata, era la mia idea sulla sensualità ad essere sbagliata e cambiato idea, è cambiato il mio modo di viverla.
Per me è anche essere, nel tanto citato “qui ed ora”. È armonia di presenza nel mondo. Quando oggi sperimento la sensualità in modo armonico c’è bellezza profonda. (Nulla a che vedere con i canoni di bellezza imposti).
Quando, invece, per alcuni motivi, torno a vivere la sensualità come qualcosa di sbagliato e pericoloso, pazienza , so che è la mia abitudine a vivere, non la mia Vera me.
Pazienza, tutto scorre e tutto ritorna, sempre più spesso e sempre più velocemente alle sue impostazioni naturali, tutto ritorna in armonia in modo naturale.
Leggerti è guardarmi dentro e vedere come sono cambiata. Grazie.
@Agnese e @Barbara… non ho nulla da aggiungere ai vostri meravigliosi commenti che mi riempiono di gioia. Un grande abbraccio dalla vostra coach!
Aprire alla Sensualità è , a volte, un atto di coraggio. Da un corpo non bello, ammalato, non ci si aspetta la Sensualità, ci si aspetta umiltà e silenzio. Ma il femminile affonda le proprie radici in quel nucleo sensuale che è la vita e lo porta a galla, nonostante la malattia, la bruttezza. Quando ho capito questo ho imparato anche a vedere la Sensualità come una porta che deve rimanere aperta, per fare entrare la forza stessa della vita. Così sono. Grazie a te per aver arricchito il mio pensiero. Paola
@Paola: Grazie a te Paola per aver aggiunto un pezzo con la tua riflessione. A presto, torna a trovarmi!