Due mesi fa, al costo di 10 euro, ho imparato una cosa che non mi scorderò piú! Spesso si dice che dobbiamo fare esperienza di qualcosa per comprenderla e anche se spesso è così, quello che ci fa comprendere davvero qualcosa non è l’esperienza in sé, ma sono le conclusioni e i pensieri che nascono in noi a seguito di quell’esperienza.
Possiamo aver fatto esperienza mille volte del fatto che quando siamo agitati prendiamo pessime decisioni, ma se non nasce in noi il pensiero che “in momenti di grande agitazione, spesso, non è saggio entrare in azione”, continueremo a fare la stessa esperienza di sempre, senza che nulla cambi mai dentro e fuori noi.
LA STORIA DEI 10 EURO.
Ogni volta che compro un biglietto aereo per Madrid sono euforica e agitata: vado davvero su di giri e mi piace. Si potrebbe pensare che l’agitazione sia solo spiacevole da sentire. La colleghiamo all’ansia, alla confusione, al sentirci inadeguati, eppure l’agitazione non è necessariamente sgradevole da sentire.
Per esempio prima di salire su una giostra ad alto tasso di adrenalina, sarò piacevolmente agitata. Prima di uscire con una persona nuova, sarai agitato o agitata, ma sarà una sensazione bella che ti fa sentire vivo.
Ed io quando compro un biglietto per Madrid, sono agitata e al settimo cielo. Inizio a saltellare, canticchio, mi sento in cima al mondo. Sono poco lucida, ma ne sono consapevole e me la godo.

ESSERE SU DI GIRI NON E’ il VERO PROBLEMA
Di per sé l’agitazione e l’essere su di giri per l’emozione di qualcosa che ti piace, non è qualcosa da evitare, come non lo è l’agitazione sgradevole. Il problema sussiste quando non ci rendiamo conto, nel bene e nel male, di essere su di giri, quindi poco lucidi e rischiamo di fare azioni sconclusionate, inappropriate o semplicemente stupide.
Tornando alla mia storia, presa dalla frenesia, stavo monitorando i biglietti aerei da giorni. Finalmente Iberia, uscì con una promozione davvero unica e al prezzo standard che di solito acquisto, avrei avuto la possibilità di acquistare anche un biglietto per Alex! Insomma 2 al prezzo di 1. OCCASIONE IMPERDIBILE.
Entrando stile uragano in studio di Alessandro che era nel bel mezzo di un progetto, lo costrinsi ad interrompere quel che stava facendo per comprare il biglietto.
Alex con riluttanza ed infinita sopportazione mise da parte il suo progetto e, seguendo le mie istruzioni, inserì i dati della carta di credito. Poco prima di procedere all’acquisto del biglietto però venne in mente ad entrambi che fino al giorno successivo, non avremmo potuto completare l’acquisto, perché quel conto, collegato alla nostra carta di credito era quasi vuoto, dato che il giorno prima, avevamo fatto tutti i pagamenti di routine della nostra attività e anche se avessimo trasferito i soldi da un altro conto, sarebbero stati contabilizzati il giorno seguente. DRAMMA E DISPERAZIONE!
Dovevo assolutamente trovare il modo di avere quei biglietti. SUBITO! Chiamai il fratello di Alex per chiedergli se poteva fare per noi l’acquisto, ma in quel momento lui era occupato con il lavoro e non avrebbe potuto fare nulla fino al giorno dopo. NOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!
La mia smania ormai era alle stelle… nella mia testa esisteva solo il biglietto per Madrid e non ero in grado di vedere altro.
Mettendo giù il telefono Alex ed io ci accorgemmo che IBERIA dava la possibilità al prezzo di 10 euro di congelare la tariffa e completare poi l’acquisto entro 72 ore. BINGO!!! Neppure sentii la voce di Alex che in lontananza mi diceva “Hai controllato che sia tutto giust…”… “MA CERTO ALEX! Tutto apposto!”.
In un battibaleno inserii di nuovo i dati et… VOILA’. Biglietto con tariffa scontata bloccato!
Andai a controllare immediatamente la mail di conferma prenotazione per vedere che tutto fosse apposto, e una strana sensazione nel momento stesso in cui si aprì la conferma della compagnia Iberia mi allertò che qualcosa non era giusto. Ci misi qualche secondo per rendermi conto del fatale errore.
Nella mia foga compulsiva da acquisto, avevo invertito l’ordine dell’aereoporto di partenza e di arrivo. Avevo bloccato l’acquisto di un biglietto Madrid-Venezia, e non Venezia-Madrid.
Rimasi inebetita a fissare il monitor, priva di parole e pensando solo “no, non puoi essere davvero stata così deficiente”. E invece sì. Lo ero stata.
Subito dopo, mi invase un senso di lucidità pensando al fatto che solo 4 minuti prima ero disperata perché neppure il fratello di Alex, avrebbe potuto comprare i biglietti… biglietti che avremmo dovuto cestinare dato che non sarebbero stati utilizzabili, e invertire gli aeroporti ci sarebbe costato tanto quanto il biglietto totale.

Con spirito contrito e faccia colpevole, entrai di nuovo in studio da Alex e gli spiegai l’accaduto. Alex mi guardò sospirando senza dire nulla… non sarebbero servite molte parole. Poi con un il suo paziente sorriso mi disse “Dai, prenotiamo il biglietto giusto e annulliamo l’altro”. Gli risposi “Ok… però è meglio se inserisci tutti i dati tu stavolta”. Ridemmo entrambi e una grande calma mi pervase.
Quel giorno al costo di 10 euro ho imparato sulla mia pelle qualcosa che non scorderò più. Ho visto chiaramente che a volte vogliamo così tanto qualcosa da diventare sordi, ciechi e incapaci di calmarci. Capita a tutti quando crediamo così visceralmente che la nostra felicità sia in qualcosa lì fuori incapaci di trovarla o vederla in noi.
In quei momenti ci scordiamo che possiamo desiderare con gioia qualsiasi cosa lì fuori, ma che quando la confondiamo per qualcosa che non è, iniziamo ad avere un’esperienza della vita frenetica e caotica.
L’AGITAZIONE CHE CI PIACE.
L’eccitazione, l’entusiasmo e l’adrenalina, sono meravigliose da provare. Semplicemente ricorda che quando il tuo pensiero è molto su di giri nel bene, e nel male, sei momentamente cieco e rischi di fare azioni che non sono davvero la cosa più sensata.
Se il fratello di Alex avesse fatto l’acquisto, avrei perso più di 150 euro. Ne ho persi solo 10.
9 caffè in meno al bar. Ne è valsa la pena.
La prossima volta, non cambierà nulla in me quando comprerò il prossimo biglietto per Madrid. So già che mi sentirò al settimo cielo, euforica e frenetica. E andrà benissimo così.
Quello che sarà diverso è che nel momento dell’acquisto valuterò con lucidità tutti i dettagli e magari sarò anche in grado di aspettare che Alex finisca quel che sta facendo prima di piombare nel suo studio… e forse, sarò persino in grado di aspettare un giorno se una sensazione più profonda dentro di me mi farà sapere che non è quello il momento di comprare nulla…
Chissà… magari il giorno dopo ci sarà un’offerta migliore. Chissà… magari domani avrò voglia di cambiare data di partenza o destinazione. Chissà… potrei persino avere l’esperienza che a prescindere da che io abbia in tasca o meno quel biglietto per la mia amata Madrid, quel senso di profonda magia vive già in me e allora prendere quel biglietto sarà solo un vivere la vita a modo mio, sapendo che ovunque io sia, quel che desidero nel profondo di me è già qui. E già disponibile a me, ora.
COSA VOGLIO DA TE OGGI.
Mi piacerebbe in chiusura di questo post che mi lasciassi un commento e mi raccontassi della “tua Madrid”. Esploreremo insieme come iniziare a realizzare profondamente che quel che cerchi lì fuori nel mondo, in un progetto, in una persona, in realtà è già in te… e quando lo vedrai un pochino di più creare qualsiasi cosa lì fuori nel mondo, sarà ancora più semplice e bellissimo. Non vedo l’ora di leggere il tuo commento….
La tua coach,
Chiara
Ciao, mi ritrovo spesso in questa agitazione che in me è più che altro una spiacevole ansia.
Tra i vari danni che questa sensazione mi ha procurato, i più eclatanti sono tra le relazioni personali, purtroppo ad un prezzo estremamente salato. A volte succede qualche episodio spiacevole e io non riesco a chiedere subito con apertura come mai sia accaduto, cercando di chiarire con calma. Questo perché sul momento minimizzo l’accaduto e ci rimugino su dopo, oppure perché ho paura della reazione della controparte e rimugino ugualmente. Nel frattempo l’agitazione cresce a dismisura e quando esplode diventa così brusca da rovinare il rapporto perché DEVO per forza far sapere all’altra persona che mi ha offesa, trattata male, ferita. Il risultato è che se l’altra persona ha fatto apposta, si mette sulla difensiva e si arrabbia, se non ha fatto niente e le mie sono solo congetture, non ne parliamo.
Mi ricorda un punto di “3 settimane con il genio” che devo ancora assorbire per bene 🙂
Cara Marta, spero proprio che nel 2020 farai uno dei bellissimi corsi introduttivi online che ho in programma. Per quanto sia bello il GENIO, non è sufficiente a chi vuole approfondire… è solo una porta d’ingresso! Ti aspetto oltre la soglia nel 2020. A presto