Ho snobbato Candy Crush per moltissimi anni. Una ventina di anni fa, adoravo le sala giochi, in cui c’erano alcuni videogiochi simili al famoso gioco gratuito, tra i più scaricati sugli smartphone di tutto il mondo.
Ho giocato alla XBOX 360 regalata ad Alessandro nel 2009 come regalo di compleanno dedicandoci quasi le sue stesse ore di gioco. I video-giochi mi son sempre piaciuti. Ma poi mi hanno stufato come forma di intrattenimento. Eppure sei mesetti fa, ho deciso che oltre al sudoku avevo voglia di un gioco colorato da installare nel mio PC e non avendo nessuna voglia di fare una ricerca sul gioco più in voga del momento, ho deciso per l’unico che conoscevo di fama e andando sul sicuro ho scaricato la version PC di Candy Crush.
Scopo della mia scelta: far vagare la mente senza nessuna pretesa.
Bene. Ho iniziato. Già da subito mi sono rifiutata di leggere le istruzioni all’inizio dei livelli. Pensando “Quel che c’è da capire lo capirò giocando”. Nel procedere con il gioco mi sono ricordata che come tutti i videogiochi che si rispettino, ci sono classifiche e sfide, e ricompense e gare, e succosi premi che fanno gola e raggiungerli e sfide che “se paghi” hai tutto quello che ti serve per procedere e non fermarti mai.
Mentre mi immergevo sempre di più nel gioco ho notato nascere in me nuovi pensieri e con essi intuizioni sulla vita. Perché la realtà dei fatti è che Candy Crush è solo uno dei tanti modi in cui ci si può incasinare la vita e qualcosa che nasce per il puro piacere dello svago, può diventare l’opposto… e non è il gioco in sé a farlo. Ma noi nella nostra testa.
Allora qui sotto ecco una carrellata dei miei pensieri e delle mie considerazioni contraddittorie mentre giocavo.

PENSIERI INTERESSANTI
#1 PENSIERO DI ANSIA VS PENSIERO RELAX:
Chiara, guarda che se non completi il livello perdi le vite e poi ti tocca aspettare per giocare….
Va bene così, mi godo il livello incubo e se non ci riesco torno domani (ecco quella pazienza che a volte ti salva la vita nella realtà delle cose da gestire e anche di quelle che paiono insormontabili).
#2 PENSIERO DI PAURA PREVENTIVA VS CURIOSITA’:
Chiara, guarda che se non usi i bonus questo livello non lo superi.
E se invece si? (Considerazione interessante anche nella vita).
#3 PENSIERO DI RISPARMIO IMPAURITO:
Chiara, guarda che devi tenerti i bonus per i livelli difficili.
Beh questo merita un approfondimento.
Questo mi fa tanto pensare a quando teniamo lì i soldi risparmiati nella nostra vita. Non c’è nulla di male ovviamente fino a che questo non diventa un’abitudine a non spendere mai e un’abitudine a non investire in qualcosa che sentiamo giusto e di valore, per paura che accada qualcosa e di non averne poi.
Ecco che allora mentre giocavo a Candy Crush ho iniziato ad usare di proposito i bonus senza risparmiarli per fare esperienza di cosa accade dentro di me se rimango senza… Risultato? Che senso di liberazione.
#4 PENSIERO DI COMPETIZIONE CON GLI ALTRI VS GODERSI IL GIOCO E BASTA.
Chiara, guarda che se smetti di giocare adesso che sei prima gli altri 4 ti superano e perdi la sfida.
E allora? Io non ho più voglia di giocare adesso.
Anche questo pensiero merita un approfondimento… perchè di fatto nel fare tantissimo coaching mi sono resa conto di quante cose le persone facciano, solo per non essere da meno rispetto agli altri. Spesso non fanno quelle cose perché lo vogliono davvero, ma solo per evitare di “restare indietro” ed essere di poco valore … Dio quanto tempo di vita sprecato per “non essere da meno”. No?
ALTRI PENSIERI SPARSI
E poi vogliamo parlare al senso di “angoscia” quando il cioccolato inizia a coprire tutto lo schermo? Come se davvero ne andasse della mia vita il fatto che non resti più spazio intorno a me. E non è così anche nelle vita?
Quanta angoscia sperimentata nel nostro pensiero credendo di essere in trappola quando non lo siamo, credendo che quel che pensano gli altri di noi ci limiti, quando non è vero… quanti pensieri di cioccolata facciamo invadere il nostro cervello dimenticandoci che i programmatori della stessa siamo noi e che siamo in grado di creare tutte le caramelle esplosive e fare un bel reset.
Ma… hai mai provato a farti un livello con la cioccolata che riempie il tuo schermo mentre tu respiri tranquillo e noti l’effetto in te che rilassato guardi il gioco portarti il livello al collasso?… Interessante…
E vogliamo parlare del senso di frustrazione quando hai già raggiunto l’obiettivo del livello ma non sei arrivato alla MAESTRIA ZUCCHERINA che fa diventare le tue stelle dal normale colore giallo, rosso e verde di quel CELESTE GHIACCIATO tanto speciale???
Non ti ricorda di quelle volte che ti sembra di aver fatto davvero bene nella vita, ma poi ti paragoni a quelle volte nella vita in cui avresti potuto fare meglio e via a non goderti neppure quel che di buono hai già fatto
Ed infine ci sono anche quei momenti in cui il programma impazzisce e inizi a collezionare punti a nastro senza fare nulla… e in quel caso io ho provato pareri constrastanti tipo “Ahahhaha sono troppo fortunata” a “si dai però così è troppo sfacciato” a “HO DISTACCATO DI MIGLIAIA DI PUNTI IL SECONDO SONO INVINCIBILE” a “NO PERO’ COSI’ è troppo facile non c’è nemmeno gusto”… a “ma si scoppiate da sole che io sono stanca oggi”.
Perché guarda, ci puoi ridere, ma la realtà dei fatti è che le cose più semplici ed il modo in cui ti approcci ad esse è il modo in cui poi gestisci molte altre cose nella tua vita, credimi.
DUE COSE CHE PUOI FARE
Quando mi ricordo di quello che ti ho appena scritto posso fare due cose: usare il gioco per fare esperienza di un modo di giocare che non mi appartiene… tipo sprecare le caramelle senza “risparmiarle” per tempi più duri. Oppure giocare lasciandomi guidare dal mio intuito e fare mosse apparentemente in controtendenza a quelle logiche, ma che guarda caso più spesso di quel che crederesti mi portano a chiudere il livello in situazioni critiche e senza nessuna angoscia di sorta.
Ed infine la grande verità.
Ogni volta che prendo Candy Crush troppo sul serio, non è più divertente, smetto di viverlo con leggerezza e gusto… esattamente come nella vita.
Anche nella vita esiste la possibilità di perdere in ogni momento… e più spesso di quel che notiamo rendiamo le cose eccessivamente difficili solo perché non ci lasciamo ispirare dalla leggerezza del nostro animo, lasciando agire quella intelligenza che a fine livello inizia a far scoppiare caramelle come se fossero pop corn… e lo fa senza nessuno sforzo.
Io mi rendo sempre più conto che è questo il valore immenso del COACHING e di farlo da una prospettiva dove si comprendono i PRINCIPI: non si ha più così tanta paura di perdere. Non si ha più così tanta ansia di vincere. Si diventa dei giocatori… spesso i migliori che possiamo essere. E si gioca, per il gusto puro di GIOCARE… a Candy Crush… o alla Vita… come preferite.
Chiara Grandin
THE LIFE COACH
PS: E se è il tuo momento di “giocare” al Coaching con me, contattami. Sarà un viaggio davvero incredibile verso una vita che ora nemmeno immagini!
Che meraviglioso senso di leggerezza,grazie!
Voglio farti sapere che mi hai dato molto in questo articolo, non ho mai giocato a Candy Crush, ma ad altri giochi sì, come passatempo o perché semplicemente ne avevo voglia e mi hai fatto ricordare che spesso li prendevo così sul serio da farmi venire le palpitazioni. Giocavo con fatica della prestazione, così come nella vita dimenticandomi che può essere solo un gioco. Lo è. Tornare a giocare, nella vita, ogni volta è una bella sensazione. E smetto persino di giudicarmi del fatto che l’ho preso sul serio. Questo grazie a te, ai 3P e anche a me che fatico e mi rilasso. Sempre meno il primo, sempre più il secondo. Sempre più godimento in entrambi. Grazie.
@Agnese e @Sara, grazie mille per il vostro commento! Lieta di essere stata di ispirazione leggera!