“Le parole sono solo l’eco di una sensazione”
Cit. Aaron Turner (credo) –
C’è qualcosa di mistico e magico quando si chiude un percorso di coaching attraverso la comprensione dei 3 Principi. E’ come la fine di uno spettacolo teatrale che ti ha emozionato, come gli ultimi minuti della tua serie preferita che arriva all’epilogo.
E’ un momento di saluti, di gioia, di felicità, ma anche di nostalgia perché vedi qualcosa di meraviglioso davanti ai tuoi occhi e sai che ora è il momento che vada per la sua strada, fino al prossimo incontro.
Quando mi chiedono perché non ho desiderato mai figli miei, non è facile spiegare in poche parole che in realtà, mi sento madre ogni singolo istante della mia vita.
Mi sento madre quando ascolto davvero, quando amo, quando accolgo, quando sorrido, quando accompagno perfetti sconosciuti e sconosciute, che nel tempo diventano parte della mia esistenza, a riscoprire poche semplici verità per togliere tutto quello che non serve più e seguire quella profonda libertà e saggezza che è il fulcro pulsante della nostra esistenza.
Non mi stancherò mai in questa vita di vedere gli occhi che si illuminano della persona di fronte a me, quando diventa un po’ più libera, quando smette di credere che “dovrebbe essere, fare, avere…” e sente che è, fa, ha.
Non mi stancherò mai di fare breccia nella coltre di pensieri stantii che fanno vivere alle persone una vita misera e impoverente, per vederli rifiorire alla magnificenza della loro essenza. Non mi stancherò mai di ricordare a chiunque io incroci nel mio cammino che è molto più di quello che pensa di essere.
Stamattina concludo con Veronica C., che è un copywriter fantastica, intuitiva, geniale, vera, ma ancora di più è una donna, compagna, mamma, ma anche una sognatrice che poi rende reali quei sogni, che guarda a ciò che conta davvero per lei nella vita.

Mentre ci salutavamo stamattina, come due compagni di viaggio che hanno tutta l’intenzione di incontrarsi ancora e solcare terreni inesplorati in nuove avventure, mi venivano in mente le parole del discorso conclusivo di Chip Chipman, alla fine della 3 Principles London Conference del 2014. Non rimanevano che 5 minuti finali e io osservavo quell’uomo straordinario seduto quieto e in ascolto sulla sua poltrona.
Guardando con tenerezza la numerosa platea in silenzio di fronte a lui, Chip disse:
“What else to say?”
Che tradotto suona più o meno così “cos’altro c’è da dire?”
La risposta fu, ed è ancora, solo una: nulla. Perché quando la sensazione è colma, solo il silenzio può rispondere e accogliere quell’immensità.
Quindi Veronica, grazie. E’ per persone come te che faccio quello che faccio. E’ per quella sensazione di immensità che si sprigiona quando l’anima è libera e VEDE e ascolta oltre il brusio della normalità e della confusione che io vivo, scrivo, parlo, esisto.
Grazie a te e a tutte le persone come te, che hanno il profondo desiderio di scoprire cosa c’è oltre… e oltre ancora.
Arrivederci… al prossimo incontro.
C.G.
PS: Se vuoi ascoltare Chip, sarà uno degli speaker alla 12esima edizione della 3 Principles London Conference, buon ascolto se ci sarai!
Che emozione grande…Grazie!
Ti abbraccio super forte!