Il coaching e la mia vita in genere mi hanno fatto vedere con estrema chiarezza che arriva sempre un punto dove c’è un passo decisivo da fare per vivere ad un nuovo livello e che nessuno può fare quel passo al posto tuo.
A volte distratti dalle vite altrui, ci scordiamo di fare i passi fondamentali per la nostra stessa vita. O distratti dai drammi costanti della nostra mente, evitiamo di fare quel passo decisivo che ci spaventa, ma che è l’unico da fare per vivere la vita che vogliamo.
Se sei giunto o giunta a un momento in cui vorresti cambiare alcune cose, e fare un passo decisivo verso nuove direzioni, questo articolo è per te.

QUEL PASSO DECISIVO PER ME
Nell’anno 2003 mi trovai a compiere per la mia vita uno di questi passi.
Mi ero appassionata di balli caraibici, ma nessuno dei miei amici era interessato a imparare a ballare in coppia.
Per me non si trattava solo di una passione, sapevo di aver trovato qualcosa che faceva parte della persona che ero e volevo essere.
Tuttavia ero sola in quel progetto. Non avevo nemmeno uno straccio di ballerino con cui iniziare e non conoscevo i passi base. Per quanto fossi “portata” per i balli latini, non potevo ballare questi balli senza conoscere i passi.
Iniziai a fare telefonate alle scuole di ballo della zona, e alla fine, mi diedero il contatto di un ballerino di Padova che venne apposta nel mio paese per darmi 6 lezioni private, e la mia avventura ebbe inizio.
Il primo passo decisivo fu prendere lezioni individuali. Eppure il passo decisivo più terrorizzante e che avrebbe avuto un impatto indelebile nella mia vita fu decidere di andare a ballare da sola, per passare dalle lezioni in palestra a una vera pista da ballo.
La prima sfida che incontrai era che non conoscevo locali dove si ballava latino. La seconda è che ci sarei dovuta andare da sola, entrare da sola, mettermi a bordo pista da sola, e poi sperare che qualche anima pia avesse voglia di farmi ballare e magari insegnarmi anche qualcosa.
Una domenica sera presi la decisione definitiva. Non esisteva Facebook, ma chiedendo in giro (è incredibile come ci sia sempre qualcuno che ha la risposta alla tua domanda) venni a sapere che c’era un posto a venti minuti di macchina da casa mia dove la domenica sera si ballava dalle 21.00 alle 02.00 di notte.
E una domenica come tante decisi di fare quel passo. Mi vestii, entrai in auto e da sola arrivai al locale. Erano le 21.00 e il parcheggio era semi vuoto.
Tra me e me pensai “cominciamo bene, già il parcheggio sembra una sfiga… non promette bene”.
Sentendomi una sfigata in imbarazzo e con zero convinzione scesi dall’auto e mi avvicinai all’entrata del locale. Vagliai l’ipotesi di svignarmela ma la realtà è che nonostante il disagio immenso che sentivo, avevo deciso di andare fino in fondo. Non importa quanto disagio avrei sentito. Non importa quanto schifo avrebbe fatto la serata. Sarei entrata, avrei chiesto da bere, e avrei fatto almeno 1 ballo.
Il buttafuori mi diede la drink card. Entrai. Le poche persone già presenti, che evidentemente si conoscevano tutte tra loro, furono stupite di vedere entrare una persona che “non era del giro”. Perché in effetti quello del ballo latino in quegli anni era “un giro” di gente che si conosceva.
Comunque la musica era bella. Io presi da bere una birra e mi misi da sola seduta su una panca a bordo pista. Non trascorse molto tempo che un signore distinto sulla cinquantina mi venne ad invitare per un ballo. Si avvicinò con garbo, mi porse la mano senza parlare e io mi alzai in piedi. Suonava una salsa, il ballo più complicato che io avessi mai ballato. E poco prima di iniziare, come a volermi giustificare della mia incompetenza gli dissi:
“Mi dispiace, sono una principiante. Non so ballare ancora”.
Lui mi guardò, sorrise e mi disse:
“Tutti noi quando abbiamo iniziato non sapevamo ballare. Non ti preoccupare, ci sono io a guidarti”.
Quella sua frase fu il mio battesimo in una nuova vita.
Una vita, ballando, che ho vissuto intensamente e continuo a vivere e nutrire ogni giorno.
Rimasi fino all’ultima canzone. Ballai tutte le canzoni. Alcune da sola, altre in coppia. Osservai tutti i ballerini più bravi come a volerne carpire i segreti, senza farmi distrarre da nulla.
Quella sera tornai a casa felice in un modo che non saprei descrivere.
Ma ora lo so.
Avevo fatto esperienza del fatto che si può fare un passo decisivo nella vita anche se si ha paura, se si è a disagio, se ci si sente sfigati o imbarazzati. Da quel momento la mia vita non fu più la stessa.

QUEL PASSO DECISIVO PER TE
Quando affianco i nuovi e gli storici coachee che mi scelgono e mi hanno scelto come coach, il punto chiave sta nel creare quello spazio di chiarezza dove la persona di fronte a me possa considerare le proprio scelte e i desideri che ha e scegliere cosa creare di nuovo, diverso, migliore.
E poi fare quel passo decisivo che solo lei può fare.
Quel passo, quell’azione che segue dopo aver visto cosa vuole davvero è “a carico suo” non mio. E sebbene possa sembrare ovvio, non sempre lo è.
Non sta a una madre o a un padre studiare per i propri figli, sta a loro come studenti.
Non sta a noi fare i passi per i nostri amici, per i nostri familiari, le persone che amiamo per generare i cambiamenti che desiderano nelle loro vite. Sta a loro.
Come esseri umani (e come coach nel mio caso) noi possiamo stare loro accanto e creare uno spazio in cui diventa facile creare una vita migliore.
Ed è importante ricordare sempre che il passo, ovvero l’azione decisiva per compiere quel cambiamento sta a quella persona farlo, o nel mio caso al coachee che affianco durante un percorso.
Un personal trainer crea il piano di allenamento migliore per la persona che ha di fronte, ma non fa le flessioni o gli esercizi al posto della persona che sta allenando.
Di certo questo renderebbe ancora più in forma il personal trainer, ma non farebbe alcuna differenza nella vita della persona che sta allenando.
E nel coaching è la stessa cosa. Una volta che il coachee scopre cosa vuole davvero, dovrà fare un passo decisivo. E spesso credetemi quel passo spaventa. Specialmente se a qualche livello la persona avverte che una volta fatto quel passo, non si torna indietro.
IL FATTORE MOTIVAZIONE
A questo punto, potremmo iniziare a credere che il coach o l’allenatore debbano motivare di più il proprio coachee o la persona che si vuole allenare a farlo.
Ma è davvero così? Per me no. Se devo costantemente motivare qualcuno a fare una cosa che dice di voler fare e poi non fa, probabilmente questa persona sta sprecando il suo tempo nel cercare di creare qualcosa che in fondo non vuole davvero e io sto sprecando il mio tempo a “convincere” qualcuno a fare una cosa che non vuole davvero.
Il risultato garantito? Frustrazione da entrambe le parti.
Quando fare quel passo spaventa il coachee, la cosa migliore che io posso offrire è fargli vedere che la paura, o il senso di disagio o l’imbarazzo non necessariamente è qualcosa da eliminare per fare quel passo. Si può fare quel passo ugualmente, perché una sensazione, tranne che essere intensa, non ha davvero la capacità di ostacolarci.
Una sensazione viene da un pensiero. Se smettiamo di trattare quel pensiero come se fosse la realtà ecco che possiamo fare il passo anche se ci sentiamo ancora insicuri.
Come mi disse quel ballerino esperto la prima sera in cui andai a ballare sola:
Tutti noi all’inizio non sappiamo ballare. Togli il “ballare” e mettici un qualcosa che tu vorresti fare ma non sei ancora capace a fare. Tutti noi prima di sapere come si fa una cosa non lo sappiamo. Tutti noi prima di dare un passo decisivo in un direzione nuova di vita, sentiamo timore.
Alla fine dei conti, quando vuoi davvero qualcosa, persino quando non hai idea di come fare a farla accadere, arriva un momento in cui devi giocare ALL-IN. O sei dentro al gioco o sei fuori.
E solo quando fai quel passo e ti coinvolgi davvero è lì che la magia accade ed entri in uno spazio di genialità e bellezza che prima solo immaginavi.
QUAL É IL TUO PASSO DECISIVO DI ADESSO?
Non so quale sia il passo decisivo per te ora, ma so che ce n’è uno di specifico.
Quale esso sia, una volta che ti deciderai a farlo, la tua vita cambierà. E per l’esperienza che ho in tanti anni di vita e coaching, cambierà in meglio.
Buon passo a te. E se ancora non sai quale sia il tuo “passo decisivo”, o non riesci a farlo, ti aspetto per una sessione strategica di chiarezza mentale, dove scopriremo insieme quale sia… o come farlo!
Buona settimana a te che mi leggi.
Chiara Grandin
THE LIFE COACH
Trovo molto calzante alla mia esperienza quello che dici
Nn capisco se ho fatto il passo decisivo sono confusa da che parte devo procedere
Salve Monica e benvenuta nel mio blog. Come ho scritto alla fine dell’articolo sono a disposizione per chi come te si sente confuso sul procedere. Compila il form che trovi nella SESSIONE STRATEGICA GRATUITA e ti contatterò per dedicarti 35-40 minuti e iniziare in una nuova direzione. Ti aspetto.