Cosa fare quando un uomo non parla? Domanda che spesso mi viene rivolta e che oggi, attraverso questo articolo desidero approfondire con te.
L’argomento di oggi sono gli uomini, i maschi, i ragazzi della tua vita. Se sei un ragazzo o un uomo e mi stai leggendo questo articolo parla di te. Se sei una donna o una ragazza e mi stai leggendo questo articolo è per te.
Attraverso la lettura di questo articolo, se sei un uomo, spero tu possa trovare una leggerezza nuova nel vivere i momenti in cui stai vivendo qualcosa che ti fa sentire sopraffatto. E se sei donna spero che tu possa trovare una prospettiva diversa dal solito quando stai accanto a un uomo della tua vita (un marito, un fidanzato, un fratello, un papà, un amico) che sembra chiudersi a riccio, farti muro e congelarsi in quello che a prima vista potrebbe sembrare un “ostinato” silenzio, ma che in realtà è qualcosa di molto diverso da quello che ti è stato insegnato.

Questo articolo non vuole essere un diktat. Non ho la pretesa di calarti dall’alto una verità universale valida sempre. Ho ascoltato migliaia di persone in questi anni e credimi se ti dico che l’esperienza che andrò a descrivere è molto comune, quindi probabilmente c’è qualcosa di più semplice nel viverla e gestirla di quello che hai fatto fino ad oggi.
Il mio desiderio è di alleggerirti il carico e aiutarti a vedere qualcosa che potrebbe essere davvero illuminante quando ti chiudi in te stesso e quando ti trovi a stare accanto a qualcuno che si sta chiudendo in se stesso.
LUI NON PARLA… e QUINDI?
Partiamo dall’inizio. La situazione è questa. Lui, sia esso un padre, un marito o fidanzato, un amico o un fratello smette di parlare.
Tu gli fai domande, lui non risponde.
Tu cerchi di capire cosa accade, lui non dà segnali.
Sembra di ghiaccio. E’ distante. Sembra non importargli nulla di te.
Si dedica ad attività che non ti includono e di cui non desidera tu faccia parte.
Ci sono tanti modi per descrivere questa situazione, ma la sensazione percepita da noi donne quando non ci viene insegnato nulla di diverso è che il problema sia la relazione con noi. In qualche modo scatta un istinto di investigatrici e dato che per noi donne parlare, spesso risolve alcune cose, siamo convinte che la strada sia quella: farlo parlare.
Siamo convinte che più lui farà “muro” più il problema si aggraverà e quindi iniziamo a forzarlo a comunicare con noi.
Ti suona familiare?
COSA NON FUNZIONA
Cosa c’è di buono in questo nostro atteggiamento? C’è di buono il desiderio di creare uno spazio in cui la persona di fronte a noi possa sfiatare. Ma il fatto che tu sia mossa da buone intenzioni, non è sufficiente. E’ come se ti avvicinassi al fuoco con buone intenzioni e fossi convinta che solo per il fatto che tu hai buone intenzioni, non ti scotterai. Il fuoco non è cattivo “a scottarti”. E’ la natura del fuoco scottare se ci sei troppo vicino. E cosa c’entra questo con gli uomini? Che se non comprendi come funzionano, non potrai essere di supporto e avrai un’esperienza frustrante, credendo che qualcosa che ha a che fare con lui, sia qualcosa che sta facendo contro di te.
Usando la metafora del fuoco, sarebbe come avvicinarti al fuoco, scottarti, e poi prendertela con il fuoco perchè “non dovrebbe scottarti”. La buona notizia è che quando comprendi la natura del fuoco, non solo non ti scotterai, ma potrai vederne la bellezza e l’utilità (scaldare, cucinare i tuoi pasti, goderti il suo colore mentre scoppietta sul camino o in un bivacco).
COSA DEVI COMPRENDERE
Spesso l’uomo per sfiatare ha necessità di silenzio più che di parole. Ha bisogno di “staccare”. E se gli viene lasciato quello spazio di quieto silenzio, poi probabilmente parlerà anche.
Sapete negli anni ho avuto un papà che parlava poco dei suoi problemi, un marito che parla poco dei suoi problemi, amici che parlano poco dei loro problemi, clienti maschi che fanno molta fatica a parlare dei loro problemi.
E ho osservato. Tanto. Tantissimo. E ho capito che gli uomini hanno sì bisogno di essere ascoltati, ma non tanto nelle parole, hanno bisogno di essere ascoltati nel silenzio. Specialmente quando si chiudono in loro stessi.

Per comprendere questo, specialmente se sei donna o una ragazza giovane, devi aprirti al fatto che la codifica che tu hai del suo “non parlare” probabilmente non è corretta. Spesso come donne crediamo che se gli uomini non ci parlano, significa che c’è qualcosa che non va con noi. Se può essere vero nel caso di relazioni superficiali, non lo è quasi mai in relazioni consolidate.
Gli uomini parlano poco di quello che li affligge, perché prima di farlo, hanno necessità di sapere che non verranno considerati deboli dalle persone, ed in particolare, dalla donna che amano. E sappi che se sei la persona che amano di più, finché non sapranno profondamente in loro che non ti perderanno se si mostrano in un momento di debolezza, sarai la prima persona dalla quale cercheranno di allontanarsi.
Gli uomini, in genere, sono davvero poco abituati a mostrarsi in un momento di riflessione, stanchezza, debolezza e preoccupazione. Ma è facile capire quando sono in uno stato basso del loro pensiero perché tenderanno ad allontanarsi.
E allora cosa possiamo offrire noi, donne della loro vita quando attraversano questi momenti? Possiamo offrire molte cose, ma oggi ne condivido 3.
#1 LA CONSAPEVOLEZZA CHE NON C’E’ NULLA DA FORZARE
Come donna ed essere umano che guarda alla natura di quello che davvero funziona per l’essere umano, mi viene da dirti che quando un uomo della tua vita si chiude o fa muro, la prima cosa che puoi fare è rilassarti sul fatto che il suo chiudersi non necessariamente ha a che fare con te, e non c’è nessuna conversazione da forzare.
Se lui non vuole parlare è perché sta cercando di entrare in quello spazio dentro di sé dove ritrova calma, e quello spazio è difficile da sentire quando ci sono troppo parole e troppo rumore. Potrebbe piazzarsi a guardare la televisone per ore, giocare con i videogiochi, uscire per conto suo e stare ore in silenzio. Non significa che tu non gli importi, significa che sta cercando di trovare la sua calma nella tempesta. Tutto qui.
Spesso noi donne e ragazze, cerchiamo quella calma attraverso conversazioni con amiche o persone in genere e a volte finisce che funziona. Ma se ci pensi bene ci sono delle volte in cui anche tu come donna hai fatto esperienza che più parli di qualcosa che ti angustia peggio stai. Ecco. In questo puoi imparare dai ragazzi della tua vita e iniziare a vedere che fare silenzio, a volte è l’unica cosa che serve per trovare calma.
Il silenzio di cui parlo è quello della mente. Un silenzio in cui invece di analizzare senza fine quel che pensi, sei meno interessato/a a quel che stai pensando e lo lasci passare per occupartene in un momento migliore.
Quindi intanto potresti aprirti al fatto che non c’è nessuna conversazione da forzare? Potresti permettere che ci sia quella distanza e quel silenzio anche se non lo comprendi ancora?
#2 ASCOLTA OLTRE LE PAROLE
Noi donne, sia chi ha figli, sia chi non ne ha, siamo state tutte dotate di un istinto materno. E’ quella capacità di ascoltare oltre le parole. Anche gli uomini hanno lo stesso istinto paterno, ma dato che questo articolo è dedicato agli uomini e scritto per le donne seguimi nel mio ragionamento.
Ogni donna che conosco, quando è calma, sa ascoltare oltre le parole. Dico davvero. Cosa significa “quando è calma”? Quando non è reattiva, ma ricettiva. Quando smette di credere che tutto abbia a che fare con lei. Quando si sposta da “non MI parla” al “non parla” e si toglie dall’equazione, inizia ad ascoltare quel che c’è.
E da quello spazio in cui in qualche modo è meno interessata a quello che significa per lei quel silenzio, inizia ad ascoltare il silenzio. Osserva il muro di ghiaccio. Ed entra in uno spazio neutro in cui ad un certo punto sa cosa fare.
L’ho visto accadere in me stessa, nelle clienti e nelle amiche troppe volte per credere sia pura coincidenza. Quando la donna smette di sentirsi insicura, semplicemente sa cosa fare. E lo fa.
Cosa farà dipenderà da quello che sentirà appropriato per quel momento e per quella persona.
Potrebbe essere che gli si siede accanto e gli prende la mano stando in silenzio.
Potrebbe essere che lascia a lui lo spazio che gli serve mentre lei fa altro.
Potrebbe essere che invece di arrabbiarsi, stupirsi o sentirsi insicura se lui per esempio non ha un’erezione mentre fanno sesso, lo colga come un segnale che lui è sopraffatto e che non necessariamente questo è un problema da risolvere, ma solo un momento in cui lui, come noi, non ce la fa perché non ha l’energia e sta cercando di risolvere mille cose nella sua testa e non significa che non ci sia più attrazione.
Potrebbe essere che nell’ascoltarlo oltre le parole, anche tu ti quieti ad un livello dove vedi che l’uomo di fronte a te, è un essere umano che ha semplicemente modi diversi dai tuoi per cercare di far fronte a qualcosa che ancora non sa come gestire… e quel silenzio è il suo contenitore per ascoltare dentro di sé qualcosa di diverso.
Mi stupisce sempre osservare le neo-mamme con i loro bimbi. Persino quando sono sfinite sanno cogliere variazioni del loro bimbo anche quando non sono nella stessa stanza. E fanno quello che intuitivamente sentono buono.
Sai qual è l’unica differenza tra un bimbo e un uomo adulto? Che del primo vediamo l’innocenza, del secondo no.
L’unica cosa che ci può trattanere da avere intuizioni potenti e risolutive nel stare accanto agli uomini della nostra vita, sono pensieri. Ed in particolare quello che se lui fa muro, lo sta facendo per farci soffrire.
E se non fosse così? E se non avesse a che fare con te?
#3 NON PRETENDERE TROPPO DA TE
Se credi che ti stia suggerendo di diventare la donna perfetta, sappi che non è così. Anche tu stai facendo del tuo meglio. Lo so, lo so davvero. Perché in realtà quello che facciamo con gli uomini che si chiudono a riccio, persino quando diventiamo sfinenti con loro è il nostro meglio in quel momento. Se fossimo in grado di fare qualcosa di diverso, anche noi, come loro, lo faremmo.
Ecco. Vedi quanto siamo simili? Anche per noi a volte pare impossibile fare qualcosa di diverso da assillarli e chiedergli di comunicare con noi. Anche per noi a volte diventa una cosa abituale. Ed è qui che puoi fare una grande differenza quando te ne accorgi.
Quando ti accorgi che stai diventando assillante, smetti.
Quando ti accorgi che più parli, più lui si chiude, taci.
Ma non tacere con il rancore nel cuore.
Taci perché tu come lui hai bisogno di tornare in ascolto.In quell’ascolto calmo che ti guiderà a fare quello di cui c’è bisogno per entrambi.
A volte sarà molto. A volte nulla.
Ma sappi che la tua saggezza innata, che ti guida anche quando non sai cosa fare, ti guiderà a comprendere sempre meglio i silenzi di tuo marito, del tuo fidanzato, di tuo fratello, del tuo papà, dei tuoi amici.
E inizierai a vedere che hanno poco a che fare con te, e molto con il modo in cui loro trovano di nuovo la calma.
E capirai che non c’è nulla di minaccioso, nemmeno in un muro di ghiaccio… l’iceberg più grande nulla può contro un aumento di temperatura. E ogni volta che torni in ascolto quieto, la temperatura aumenterà e tu saprai esattamente cosa fare o non fare. Cosa dire e cosa tacere.
Ed ora se sei arrivata fino a qui (e se tu sei arrivato fino a qui) puoi fare una cosa se la senti buona. Un bel respiro. E un sorriso.
E se ti va di approfondire per trovare sempre più calma in te e ascoltare meglio, a Maggio 2022 farò un corso bellissimo online intitolato “VIVERE DALL’INTERNO ALL’ESTERNO” aperto a donne e uomini di ogni età che vogliono ascoltare oltre le parole per connettersi davvero a chi amano ed uscirne insieme più forti, calmi e liberi. Scrivimi. Ti aspetto!
Chiara Grandin
Ciao Chiara
prima di tutto, grazie per questa meravigliosa lettura che mi ha fatto compagnia in pausa pranzo. L’ho trovata utile e mandata ad almeno tre amiche che sicuramente ne faranno tesoro! Noto con piacere che non sono l’unica che reagisce nel modo che hai descritto, anche se io divento persino rabbiosa in alcuni casi. Diciamo che il muro potrei romperlo con la testa…
Ma come dici tu, non serve. Anche se razionalmente ho compreso già da un po’ quello che trovo scritto qui, la mia difficoltà più grande è proprio quella di tirarmi fuori dall’equazione. La prima reazione è sempre quella descritta, da manuale proprio! Però conto di migliorare e ricordarmi più spesso di queste parole!!! Ho un suggerimento/richiesta per uno dei prossimi articoli, mi piacerebbe un sacco leggere la versione al contrario, dici che potrebbe essere figo? Grazie!!!!
Ciao Veronica ben trovata. Accolgo volentieri la tua richiesta, solo che me la devi spiegare meglio. Mi stai chiedendo di scrivere un articolo dedicato agli uomini e intitolato “Cosa fare quando una donna non parla?” oppure mi stai chiedendo qualcosa di diverso? Dimmi di più. Grazie!
Si scusa in effetti non mi sono spiegata bene, in realtà il contrario per me sarebbe una cosa tipo: “Cosa fare di fronte a una donna carro armato che non molla e vuole parlare per forza?” Grazie Chiara
Illuminante, chiaro, pragmatico e molto utile. Grazie Chiara!! ❤️❤️❤️
ma cosa fare quando c’è una crisi e l’unico modo di superarla è che l’uomo parli? Ci sono silenzi che non dipendono da te e silenzi che invece sono legati alla vita di coppia e l’unico modo per risolverli è il dialogo…
Inoltre durante un litigio non è possibile che l’uomo stia zitto, come spesso accade. Qui bisogna essere sante non mature
Buongiorno ermione (sia questo il tuo nome o uno pseudonimo).
La cosa migliore che puoi fare è andare tu ad un nuovo livello dove tu comprendi le cose da una prospettiva molto più ampia.
A questo proposito proprio oggi ho caricato un nuovo video su Youtube scrivendoci un nuovo post. Lo trovi qui https://www.chiaragrandin.com/2023/05/lo-spazio-di-infinite-possibilita/
Se vuoi approfondire questi argomenti per poter vedere qualcosa di nuovo anche mentre litighi, puoi iniziare proprio dal nuovo video, e se vuoi poi puoi leggere il mio libro “3 SETTIMANE CON IL GENIO” edizioni Errekappa. Torna a trovarmi quando vuoi. A presto!
Buongiorno,
Davvero molto interessante e confortante direi. Vorrei chiederle se è normale che questi muri, silenzi, risposte monosillabe durino anche per 3/4 mesi? e sembrerebbe un comportamento rivolto solo a me perchè con gli amici è abbastanza normale.
Ci provo a lasciargli spazio ma certi giorni è davvero sfinente.
Grazie, buona giornata.
Buongiorno Martina. Non mi sento di darti una risposta su quello che sta passando per la testa di una persona che di fatto non conosco affatto.
Quello che mi sento di dirti è “che tipo di donna vuoi essere tu accanto a quest’uomo?”. L’unica persona sulla quale hai potere di cambiare sei e sarai sempre solo tu. La comprensione degli altri è fondamentale, ma è anche fondamentale non raccontarsela, e quindi ti invito a chiederti se ti stai comportando con lui nel modo che davvero senti giusto, o se fai le cose solo per “paura di perderlo”. Nel primo caso, avanti tutta. Nel secondo caso, puoi fare tanto, per te e per cambiare in un modo che senti buono. Se desideri approfondire puoi contattarmi per una Sessione Strategica di Chiarezza Mentale. Un abbraccio!